KIEV – La procura ucraina ha avviato un’indagine preliminare dopo l’ipotesi di presunta esecuzione di 16 militari ucraini da parte delle forze armate russe nella zona di Pokrovsk, nel Donetsk. “Questa è la più grande esecuzione nota di prigionieri di guerra ucraini in prima linea. È un’ulteriore prova che l’uccisione e la tortura dei prigionieri non sono un incidente, ma una politica deliberata della leadership militare e politica russa”, ha affermato il procuratore generale Andrii Kostin. Secondo i procuratori, un video mostra soldati delle forze armate ucraine, fatti prigionieri, emergere da una foresta sotto il controllo russo. “Dopo averli messi in fila, gli occupanti hanno deliberatamente aperto il fuoco, con l’obiettivo di uccidere. I soldati feriti che mostravano segni di vita sono stati giustiziati a distanza ravvicinata con fuoco automatico”, ha aggiunto l’ufficio, che sta verificando quanto pubblicato.
Pioggia di droni nella notte su quattro regioni russe
Intanto, nella notte, una pioggia di droni ucraini si è abbattuto sulla Russia. Il Ministero della Difesa di Mosca – citato dall’agenzia di stampa Tass – afferma che le difese aeree hanno abbattuto 122 i droni ucraini abbattuti sulla Russia nelle ultime 24 ore, secondo quanto annunciato dal ministero della Difesa nel suo bollettino quotidiano. In precedenza lo stesso ministero aveva detto che erano stati abbattuti 113 droni sulle regioni frontaliere russe di Belgorod, Voronezh, Kursk e Bryansk. La Difesa russa afferma inoltre che durante le operazioni in Ucraina nelle ultime 24 ore sono stati abbattuti quattro missili Atacms e cinque razzi lanciati con il sistema Himars di fabbricazione americana.