PECHINO – Sogno finito al fotofinish per Jannik Sinner, che ha perso al tie-breack con quello che rischia di diventare la sua bestia nera: Carlos Alcaraz.
Sul Diamond Court dell’Olympic Green Tennis Centre di Pechino, l’italiano ha vinto il primo set 7-6, perso il secondo 4-6, perso il terzo e decisivo 7-6.
I destini dei due campioni si sono intrecciati nuovamente, in quello che sta diventando uno dei duelli più appassionanti della storia recente del tennis.
Non una semplice finale quindi, ma un incontro che metteva di fronte due dei migliori tennisti in circolazione e che si sono in questa stagione equamente divisi i tornei dello Slam: Australia e New York per Sinner e Wimbledon e Parigi per Alcaraz.
Da una parte l’altoatesino, numero uno del mondo, fresco vincitore di sei titoli stagionali e con la corona di numero uno al mondo a Pechino. Dall’altra lo spagnolo numero due, determinato a prendersi lo scettro. La loro “rivalità” è fatta di colpi potenti e recuperi impossibili, ma soprattutto di cuore. L’ultimo incontro ha visto il fuoriclasse spagnolo trionfare dopo una maratona al Roland Garros, ma oggi Sinner era determinato a scrivere una storia diversa. I due si conoscono bene: nove incontri precedenti, con un bilancio quasi in parità (5-4 per Alcaraz), raccontano di una rivalità fatta di ribaltamenti continui. Ma qui, a Pechino, Jannik ha il suo terreno di battaglia preferito.
Ma non è solo il tennis a rendere questa sfida unica. Sinner ha recentemente dovuto affrontare pressioni fuori dal campo, legate all’inchiesta della Wada, una “nube” che potrebbe destabilizzare chiunque. L’azzurro sta dimostrando di saper canalizzare le difficoltà e di trasformarle in energia positiva. Il suo gioco, sempre più maturo, lo rende capace di gestire ogni colpo dell’avversario, adattandosi con l’agilità di un campione.
Pechino sta già regalando soddisfazioni al team italiano, infatti la coppia azzurra Bolelli e Valvassori ha sconfitto Heliovaara/Patten al super tie-break, conquistando il terzo titolo stagionale, consolidando il terzo posto nella Race e avvicinandosi sempre più alla qualificazione alle ATP Finals di Torino.
