NEW YORK – Sulla escalation in Medio Oriente si accende anche il fronte diplomatico. Mentre il Consiglio di sicurezza dell’Onu indice il 2 ottobre una riunione di emergenza per affrontare la crisi, Israele dichiara il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres “persona non grata” nel Paese. La Francia chiede a Israele la fine delle operazioni in Libano “il più rapidamente possibile”. Il presidente francese Emmanuel Macron condanna “con la massima fermezza i nuovi attacchi dell’Iran contro Israele” e conferma di aver mobilitato le risorse militari francesi “per contrastare la minaccia di Teheran”. Deciso il ministero degli Esteri transalpino: “Hezbollah deve fermare le sue azioni terroristiche”. E dall’Eliseo arriva la conferma di “una conferenza a sostegno del popolo libanese”.
Paura per “un’ulteriore escalation” in Medio Oriente
Timori per un’ulteriore escalation espressi anche da Germania e Spagna. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz condanna l’attacco missilistico iraniano: “Rischia di infiammare l’intero Medio Oriente”. Per il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, “non c’è bisogno di più armi ma di pace e di dialogo”. Per la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, è una “minaccia la stabilità della regione”. A condannare l’attacco iraniano contro Israele c’è anche il Regno Unito. Londra sostiene “pienamente il suo diritto di difendere il paese e il suo popolo dalle minacce”. “Le nostre forze hanno fatto la loro parte”, afferma il segretario della Difesa britannico John Healey. A dire la sua anche Robert Jenrick, ex ministro dell’Immigrazione e conservatore, che vuole il riconoscimento di Gerusalemme come capitale d’Israele e lo spostamento dell’ambasciata britannica.
A fare il punto sul conflitto in Medio Oriente anche Russia e Ucraina. Il Cremlino condanna qualsiasi azione che porti alla morte di civili e invita “tutte le parti alla moderazione”. A elogiare la “strategia intelligente” di Israele è Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino.
Esplosioni all’ambasciata israeliana in Danimarca
Nel frattempo sono avvenute due esplosioni vicino all’ambasciata israeliana di Copenaghen, in Danimarca. “Nessuno è rimasto ferito e stiamo conducendo indagini preliminari sul posto – scrive la polizia danese su X -. Si sta indagando su un possibile collegamento con l’ambasciata israeliana, situata nel quartiere”.