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HomeEsteri Truppe israeliane nel sud del Libano. L’Idf: “Operazioni segrete da mesi”

Israele attacca il Libano
L'Idf: "Operazioni segrete
in corso da mesi"

Il premier libanese all'Onu

"Chiediamo aiuto per gli sfollati"

di Rosario Federico01 Ottobre 2024
01 Ottobre 2024

TOPSHOT - A man walks on building rubble at the site of an overnight Israeli airstrike on the Laylaki neighbourhood in Beirut's southern suburbs on October 1, 2024. The Israeli army said its troops were locked in fierce clashes in Lebanon after launching a ground offensive on October 1, escalating the conflict after a week of strikes that killed hundreds. The ground incursions coincided with strikes on southern suburbs of Beirut, Damascus and Gaza, and came despite international calls to pull the region back from the cusp of a wider conflagration. (Photo by ANWAR AMRO / AFP)

BEIRUT – L’operazione via terra nel sud del Libano da parte delle forze militari israeliane è iniziata con bombardamenti sui villaggi della regione. L’incursione è affidata alla 98esima Divisione, una formazione d’elite di unità di paracadutisti e commando, ed è iniziata dopo una lunga preparazione: “Abbiamo iniziato con operazioni di basso profilo, e oggi entreremo in una manovra significativa, è dal 2006 che non interveniamo in Libano”, si legge in un documento pubblicato dall’esercito israeliano. Il gabinetto di sicurezza di Israele ha specificato però che l’operazione è mirata e non punterebbe quindi all’occupazione del Libano meridionale.

Il pericoloso esodo verso la Siria 

Dopo l’ampliamento dell’offensiva israeliana, prosegue l’esodo di migliaia di persone verso la Siria nonostante il rischio di essere arruolati nell’esercito siriano e di essere considerati disertori. L’esercito israeliano ha ordinato l’evacuazione in oltre 20 aree nel sud del Paese e il primo ministro libanese Najib Mikati si è rivolto alle Nazioni Unite per richiedere beni e risorse da consegnare agli sfollati ricordando come il Libano stia affrontando: “Una delle fasi più pericolose della sua storia”, ha detto. Israele ha colpito obiettivi anche in Siria nel corso di alcuni raid effettuati con missili e droni: almeno tre le vittime registrate a Damasco tra cui un giornalista.

L’evacuazione dei cittadini italiani in Libano 

La diplomazia italiana è al lavoro per evitare l’escalation del conflitto in Medio Oriente. Giorgia Meloni ha ribadito l’impegno italiano per “un cessate il fuoco e una soluzione al conflitto” in una conversazione telefonica con il primo ministro del Libano. Convocate per domani le commissioni Affari esteri e Difesa di Camera e Senato per un’informativa del ministro degli Esteri Tajani, che ieri in una videoconferenza dell’Unione Europea ha suggerito un coordinamento degli sforzi, visto un possibile ampliamento del conflitto: “È bene che i cittadini italiani se ne vadano dal Libano”, ha detto. Per quanto riguarda invece i nostri militari: “Anche se al confine tra il territorio controllato dagli Hezbollah e Israele, si garantirà la loro sicurezza”, ha detto Antonio Tajani.

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