HomeCronaca Tifo criminale, Inter e Milan a rischio commissariamento ma pronti a collaborare

Tifo criminale: Inter e Milan
rischiano il commissariamento
"Siamo disposti a collaborare"

Nella vicenda potrebbe essere coinvolto

anche l'allenatore nerazzurro Inzaghi

di Samuele Avantaggiato01 Ottobre 2024
01 Ottobre 2024
tifoserie

MILANO – L’indagine sulle infiltrazioni mafiose nelle tifoserie di Milan e Inter ora punta a capire se ci sia stato o meno il coinvolgimento dei due club nella rete criminale. La Figc si è attivata attraverso il suo procuratore, Giuseppe Chinè, chiedendo ai pm della Procura di Milano l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip e gli atti di indagine non coperti da segreto. L’intento è verificare eventuali condotte “rilevanti” per l’ordinamento sportivo, da parte delle due società o di loro tesserati. Anche il sindaco di Milano Beppe Sala ha fatto sapere di aver chiesto l’accesso agli atti “perché vogliamo sapere se ci sono aspetti che possono riguardare noi come soggetti che hanno avuto un danno”, ha spiegato.

L’inchiesta

Il primo marzo scorso, in una testimonianza in merito all’inchiesta della Dda di Milano, Massimiliano Silva, dirigente dell’Inter addetto ai rapporti con la tifoseria ha dichiarato che “per tutte le comunicazioni tra società e tifoseria, l’unico interlocutore sarebbe dovuto essere Ferdico Marco, questo mi è stato detto da Ferdico stesso”. Silva, annota il gip Domenico Santoro “tra reticenze e omissioni interessate, conferma in sostanza la totale inadeguatezza dell’organizzazione del rapporto con le tifoserie, posto che tale sistema ha consentito di ottenere cospicui guadagni a soggetti appartenenti alla criminalità comune e organizzata”.

La posizione dei club

Inter e Milan, intanto, sono disposte a collaborare, nonostante il rischio commissariamento. Le due società non risultano indagate a Milano, ma la Procura ha avviato nei loro confronti un “procedimento di prevenzione”, chiamandole a dimostrare di aver reciso i legami con il mondo ultrà. L’allenatore nerazzurro, Simone Inzaghi, si è espresso evidenziando che “la società ha chiesto di non dire niente sull’accaduto”. Secondo gli atti d’indagine, Marco Ferdico, capo ultrà interista, si sarebbe rivolto proprio a Inzaghi per chiedere biglietti per le partite. Il 22 maggio 2023, venti giorni prima della finale di Champions, chiede 200 biglietti in più oltre ai mille previsti “per stare tranquilli”. E Inzaghi, preoccupato di non avere il sostegno del tifo, interviene.

Le reazioni

Dopo il blitz di ieri, che ha portato all’arresto di 19 tra ultrà del Milan e dell’Inter, un plauso è arrivato dal ministro per lo Sport Andrea Abodi, che ha ribadito il no a zone franche negli stadi e ai delinquenti nel mondo dello sport. Anche il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha dichiarato che “far rispettare le norme farà bene non solo al calcio, ma a tutta la società civile”. L’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, ha commentato: “Credo che sia un intervento importante, che va nella logica di rendere gli stadi luoghi aperti, in cui si possa andare anche con le famiglie”. Secondo il commissario tecnico della Nazionale, Luciano Spalletti, il problema va affrontato anche “rifacendo gli stadi, rendendoli adeguati e in modo che non favoriscano più le condizioni di poter avere comportamenti scorretti”. 

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