HomePolitica FI pronta al suo Ius Scholae, Tajani: “Chiamiamolo Ius Italiae”

Riforma della Cittadinanza
Tajani: "Pronti alla proposta"
E la ribattezza "Ius Italiae"

Non ci sono veti da Meloni (per adesso)

Ma la Lega fa spallucce sulla proposta

di Alberto Alessi30 Settembre 2024
30 Settembre 2024

ROMA – Sarebbe ormai pronta a vedere la luce la controversa proposta sullo Ius Scholae avanzata da Forza Italia, una risoluzione decisamente “seria” per il vicepremier e segretario azzurro Antonio Tajani. Prima di sconvolgere prevedibilmente il dibattito politico in maggioranza, però, dovrà passare per l’assenso della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che non sembrerebbe – sempre secondo il ministro degli Esteri – sfavorevole al percorso privilegiato per la cittadinanza previsto dal testo. Che cosa ci sia nella forma definitiva tracciata dagli ex-berlusconiani, comunque, non si conosce ancora.

Il vicepremier: “La cittadinanza è questione di diritti”. Da Meloni “essun veto” (ma non conosce il testo)

Tajani, sul progetto di riforma, invoca cautela. La proposta di Forza Italia, spiega, oltre a “non condividere i contenuti del referendum” sostenuto da parte dell’opposizione, perché “5 anni sono pochi”, promette l’accesso alla cittadinanza al termine di un ciclo di studi (probabilmente alla fine di quello superiore), e la modifica dell’ordinamento dello Ius Sanguinis. Nel concreto, una stretta contro chi sfrutta una lontana discendenza per ottenere il passaporto. Rimane che, per ammissione dello stesso vicepremier, non ci sia “nessun veto da Meloni”. Che però “non conosce il nostro testo, lo avrà presto”.

La linea del centrodestra: lo Ius Scholae dividerà Lega e FI?

“Io credo che vada migliorata l’attuale legge sulla cittadinanza – conclude Tajani – presenteremo una proposta seria e credibile che non c’entra niente con l’immigrazione irregolare”. E poi, il battesimo della proposta, anche se non ancora ufficiale: “chiamiamolo Ius Italiae, è un modo per integrare”. Tajani promette che quello contenuto nella riforma “è in linea con il programma del centrodestra”. Ma altri, soprattutto dalla Lega, storcono il naso e fanno spallucce. “Quando Forza Italia ci presenterà la sua proposta la valuteremo – afferma il capogruppo dei leghisti a Montecitorio, Riccardo Molinari – ma nel programma non c’è il cambiare la legge sulla cittadinanza. Per noi va bene quella del 1992”. Il testo sarà pronto “la settimana prossima”, mette in chiaro il capogruppo azzurro al Senato Maurizio Gasparri. La polemica, probabilmente, occuperà quelle dopo ancora.

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