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Papa Francesco in Belgio
"Una vergogna gli abusi
sui minori nella Chiesa"

Re Philippe: "Lottare contro i pedofili"

Il Papa potrebbe incontrare 15 vittime

di Chiara Esposito27 Settembre 2024
27 Settembre 2024

Papa Francesco viene accolto dal re Filippo del Belgio e dalla regina Mathilde al suo arrivo al castello di Laeken, vicino a Bruxelles, il 27 settembre 2024. | Foto Ansa

BRUXELLES – Il secondo giorno del viaggio apostolico di Papa Francesco nel cuore del vecchio continente è cominciato all’insegna di una delle questioni più delicate per la Chiesa cattolica. Quella degli abusi sessuali sui minori, tema al centro dell’incontro di questa mattina, 27 settembre, tra il Pontefice e il re del Belgio Philippe al Palazzo di Laeken.

Le parole del Pontefice: “Dobbiamo chiedere perdono”

Gli abusi sono “la vergogna che oggi tutti noi dobbiamo prendere in mano” per “chiedere perdono”. Sono queste le parole scelte da Papa Francesco nel suo discorso alle autorità del Belgio per esprimere tutto il rammarico per i casi di pedofilia. La Chiesa, ha continuato, deve impegnarsi affinché “queste cose non succedano più”. Una risposta alle sollecitazioni del monarca belga, che rivolgendosi al Papa ha sì riconosciuto “l’intransigenza” con la quale Bergoglio ha denunciato “l’indicibile tragedia degli abusi sessuali nella Chiesa”, ma allo stesso tempo ha richiesto che quegli stessi sforzi siano “perseguiti con determinazione e senza sosta”.

Il re Philippe: “Su abusi fare dei passi concreti”

Sul tema degli abusi sessuali è netta la posizione di re Philippe: “Non possiamo abbassare la guardia”. Al Papa ha infatti ricordato quanto questi casi abbiano “scosso il mondo cattolico”. Per questo, “non basta parlarne, ma bisogna fare “dei passi concreti, tutto il possibile”. Il Belgio è tra i Paesi più sensibili al fenomeno, soprattutto dopo che lo scorso marzo l’emerito di Bruges Roger Vangheluwe è stato dimesso dallo stato clericale per abusi compiuti quando era sacerdote ai danni di sue due nipoti.

Non solo. L’attenzione va posta anche sulle “adozioni forzate”, scandalo già emerso nel 2015 e tornato alla ribalta nel dicembre 2023 con un’inchiesta in formato podcast del sito Het Laatste Nieuws, secondo cui oltre 30 mila neonati sono stati sottratti alle madri con l’aiuto delle suore. “C’è voluto così tanto tempo perché le loro grida venissero ascoltate e riconosciute. C’è voluto così tanto tempo per cercare la via, per ‘riparare’ l’irreparabile”, ha sottolineato il re.

Il possibile incontro con le vittime di abusi

Anche se non è nell’agenda ufficiale, il Papa oggi potrebbe incontrare una quindicina di vittime di abusi. Il 5 settembre il quotidiano Le Soir aveva pubblicato una lettera aperta scritta da alcune vittime di abusi sessuali a Papa Francesco per chiedergli di trasformare la sua visita “come un momento decisivo in cui il primo dei cattolici si rivolge a tutte le vittime in tutti i paesi del mondo”.

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