HomeEsteri Israele-Libano, Netanyahu: “No alla tregua ma condivido obiettivi Usa”

Netanyahu su X: "Condivido
obiettivi Usa sulla tregua"
Oggi il premier atteso all'Onu

Ancora bombe in Libano: 100mila sfollati

Ucciso il capo dei droni di Hezbollah

di Sofia Zuppa27 Settembre 2024
27 Settembre 2024

TEL AVIV – “Israele condivide gli obiettivi dell’iniziativa, volti a consentire alle persone di tornare in sicurezza nelle proprie case lungo il confine settentrionale ed apprezza gli sforzi degli Usa in questo senso”. Il no fermo alla proposta di un cessate il fuoco in Libano da parte del premier israeliano Benyamin Netanyahu ha lasciato spazio a un forse. 

Nella notte infatti, è emersa una dichiarazione sul profilo X dell’ufficio del primo ministro israeliano che parla di “resoconti errati” sull’iniziativa di cessate il fuoco guidata dagli Usa, dopo che ieri un altro tweet sembrava allontanare Israele da questa possibilità: “Non smetteremo di colpire Hezbollah finché non avremo riportato i nostri residenti sani e salvi alle loro case”, si leggeva.

Tuttavia, è stato aperto anche uno spiraglio: “È importante chiarire che, all’inizio di questa settimana, gli Stati Uniti hanno informato Israele della loro intenzione di proporre, insieme ad altri partner internazionali e regionali, una proposta di cessate il fuoco in Libano”, continua il post.

Il pressing di Stati Uniti e Francia sulla tregua

Uno stop di 21 giorni delle ostilità. La proposta americana e francese, sostenuta anche dall’Ue e altri Paesi era stata respinta da Benyamin Netanyahu. Secondo Washington il Primo ministro avrebbe prima accettato il cessate il fuoco ma poi ha ordinato di insistere con gli attacchi contro le postazioni di Hezbollah. L’appello per la tregua è arrivato anche dal Cairo. Contro la decisione di Tel Aviv i partiti di ultradestra: “O l’Assemblea generale dell’Onu tratta quel killer come merita oppure questa situazione vergognosa sarà ricordata come una macchia nera nella storia delle Nazioni Unite”, ha affermato il presidente turco Erdogan.

Il discorso all’Onu. Guterres: “Libano sull’orlo del baratro”

Intanto, è atteso per oggi l’intervento di Netanyahu all’Assemblea dell’Onu a New York, mentre fuori dal Palazzo di Vetro e dalla Grand central station si sono scontrati manifestanti filo-palestinesi e filo-israeliani. 

Un manifestante sfila a New York con un fantoccio di Netanyahu e la scritta: “War criminal Netanyahu”

Durante la 79esima Assemblea Generale dell’Onu in molti si sono scagliati contro le decisioni di Israele. Tra questi, anche il presidente dell’Anp Abu Mazen, che ha accusato il Paese di genocidio. Intanto, mentre la diplomazia procede, non si arrestano i bombardamenti sul campo, che ieri hanno portato all’eliminazione del comandante sciita responsabile degli attacchi con i droni. 

Settecento le persone morte da lunedì secondo Al Jazeera

Proseguono intanto i lanci di razzi di Hezbollah verso Israele ed i raid israeliani sul Libano, dove per un attacco sulla città di Shebaa nel Sud si contano nove morti, membri della stessa famiglia, quattro di loro erano bambini. Al Jazeera stima che i raid israeliani abbiano causato la morte di più di 700 persone in Libano da lunedì scorso, mentre si contano quasi 100 mila sfollati. Al confine tra Siria e Libano un raid israeliano ha causato la morte di cinque soldati.

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