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Non ci fu violenza, Rignano tutti assolti, urla contro i giudici

di Leonardo Rossi29 Maggio 2012
29 Maggio 2012

Sentenza di assoluzione sul caso dei bambini di Rignano Flaminio. La decisione spacca la platea: urla di gioia da una parte e di disperazione dall’altra. Dentro l’aula del Tribunale di Tivoli i genitori dei bambini hanno inveito contro i giudici, insultando la magistratura. Una mamma si sarebbe sentita male e sul posto è arrivata un’ambulanza. Fuori invece l’urlo di liberazione di parenti e amici degli imputati.
Quasi nove ore di Camera di Consiglio. Assolti, quindi, tutti gli imputati. La decisione scagiona lo sceneggiatore Gianfranco Scancarello, le maestre Patrizia Del Meglio, Marisa Pucci e Silvana Magalotti, e la bidella Cristina Lunetti, dalle accuse di violenza sessuale di gruppo, maltrattamenti, corruzione di minore, sequestro di persona, atti osceni, sottrazione di persona incapace, atti contrari alla pubblica decenza, con l’aggravante delle sevizie. Lo scorso 2 aprile, il pm Marco Mansi aveva chiesto dodici anni. Sarà necessario aspettare ancora novanta giorni per sapere le motivazioni della sentenza.
L’avvocato Giosuè Bruno Naso, difensore di una delle maestre assolte per i presunti abusi a Rignano Flaminio, Silvana Candida Magalotti, commenta la sentenza: «Era annunciata dal buon senso». «Lo dissi dopo aver letto le carte – ha continuato -, prima ancora che intervenisse il tribunale del riesame con la scarcerazione per tutti. Ricordo che dissi che se quelli erano gli elementi raccolti dall’accusa la conclusione non poteva non essere favorevole alle ragioni degli imputati», ha concluso il penalista.
L’inchiesta era stata avviata il 24 aprile del 2007 con l’arresto degli indagati; in seguito il tribunale del Riesame capitolino, il 10 maggio successivo, ne dispose la scarcerazione; decisione confermata  il 18 settembre successivo dalla Cassazione.
I diversi commenti. Non tutti sono soddisfatti. «Non ci fermeremo qui, siamo molto amareggiati perché significa che i giudici non hanno dato credito alla vicenda. Faremo ricorso». Lo ha dichiarato Pietro Nicotera, legale di parte civile di due famiglie coinvolte.
Di diverso orientamento i difensori delle maestre. «È una sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste, e mi dispiace di questa reazione dei genitori che, invece di essere contenti nell’apprendere che non è successo nulla, sembra quasi che avessero preferito che gli imputati fossero condannati con la prova dell’abuso sui loro figli». Lo ha detto Franco Coppi, legale dei coniugi Scancarello imputati nel processo. Il legale delle famiglie dei bambini ha detto: «L’unico dato certo è che bimbi sono ancora in cura». Durissima la reazione dei genitori. «Questa sentenza significa che la testimonianza del minore non ha valenza. Questi bimbi sono distrutti, sono ancora in cura. Il minore è sempre perdente, oggi è una grande sconfitta e il messaggio che rischia di passare è pericoloso». Lo ha detto Arianna di Biagio, presidente dell’associazione Genitori di Rignano. Conclude Di Biagio con una provocazione: «Allora a questo punto legalizziamo la pedofilia».
Anche la politica commenta la sentenza. Francesco Cicchitto, Pdl, «salutiamo positivamente la sentenza di Rignano – dice il capogruppo alla Camera –, ci auguriamo chiuda una incredibile vicenda di caccia alle streghe la giustizia ha vinto». Anche il senatore Stefano De Lillo, del Popolo della Libertà, commenta la decisione dei giudici: «Una vicenda che ha visto una comunità solidale con gli imputati di accuse infami non supportate da prove, alla fine la giustizia ha prevalso riconoscendo che gli abusi non ci furono e gli imputati sono stati assolti con formula piena perchè il fatto non sussiste».

 Leonardo Rossi

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