NUORO – Tragedia familiare questa mattina, 25 settembre, a Nuoro. Un operaio forestale ha ammazzato, nella loro abitazione, la moglie e la figlia primogenita, poi ha colpito gli altri due figli, è uscito di casa, è andato da sua madre, le ha sparato e si è rivolto l’arma contro, uccidendosi.
In fin di vita, ricoverato in rianimazione all’ospedale San Francesco di Nuoro, anche il padrone della casa in cui la famiglia viveva in affitto, colpito da una pallottola alla testa. In condizioni molto gravi c’è anche il secondo figlio, di 10 anni. Il terzo è ferito, sotto shock ma non è in pericolo di vita.
La tragedia si è consumata in due differenti abitazioni. La prima l’appartamento dove l’uomo ha ammazzato la moglie e la figlia 26enne, ferito i figli di 10 e 14 anni e il padrone di casa, intervenuto sul pianerottolo dopo i primi spari. La seconda la casa dell’anziana madre, in cui l’omicida si è recato per spararle alla testa e poi suicidarsi. Blindate dalle forze dell’ordine le vie delle case nelle quali è accaduta la strage.
Non si sa ancora quale sia stato il motivo che ha spinto l’uomo a uccidere. Due anni fa la primogenita aveva dedicato la sua laurea proprio al padre, “l’amore più grande della mia vita”, aveva scritto. “Roberto era una persona molto disponibile – racconta un vicino di casa -. Giorni fa mi avevano rubato la macchina e lui mi voleva prestare la sua”. Il cinquantenne era componente del direttivo territoriale e regionale di Fai Cisl, guidava i mezzi della forestale ed era un grande appassionato di animali e armi. La pistola con cui ha sparato era regolarmene detenuta.