WASHINGTON – Una visita alla Casa Bianca per presentare il suo “ultimatum”. Dopo l’Assemblea dell’Onu, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky vola a Washington, dove giovedì 26 settembre incontrerà il suo omologo americano Joe Biden. Attesa la presentazione del suo “piano per la vittoria”, che comprende l’invio di nuove armi e l’ingresso dell’Ucraina nella Nato. Se Biden non accettasse, Zelensky si preparerebbe a negoziare. Intervenendo al Vertice del Futuro alle Nazioni Unite, il presidente ucraino ha dichiarato che Putin “ha rubato molto, ma non ruberà il futuro del mondo”.
Il numero uno ucraino ha dichiarato – in un’intervista rilasciata alla Abc insieme alla moglie Olena – che “la guerra è più vicina alla fine di quanto si pensi”, a patto che si continui a rafforzare militarmente l’Ucraina. Il Cremlino ha poi risposto, dichiarando che il conflitto terminerà “non appena gli obiettivi delle truppe russe saranno raggiunti”. Zelensky presenterà il “piano per la vittoria” anche a Kamala Harris, ad altri politici americani e agli alleati di Kiev. “Dobbiamo solo essere forti, molto forti”, ha poi aggiunto, riferendosi alla richiesta di poter usare le armi a medio raggio contro obiettivi in territorio russo. Una decisione sulla quale Usa, Regno Unito e altri Paesi non hanno dato il loro assenso.
La notte del 23 settembre, le difese aeree russe hanno distrutto 13 droni d’attacco ucraini sulle regioni di Belgorod, Brjansk e Kursk, mentre in Ucraina ne sono stati abbattuti 66. Anche la città di Zaporizhzhia, nel sud-est dell’Ucraina, è stata colpita da bombardamenti che hanno provocato la morte di una persona e il ferimento di 33. Nella regione di Poltava, la caduta di detriti di droni russi neutralizzati dalla contraerea ha danneggiato alcune case e infrastrutture energetiche.