HomePolitica Il ministro Crosetto atteso al Copasir, riferirà su dossieraggio e sui rapporti con l’Aise

Crosetto atteso al Copasir
riferirà su caso dossieraggio
e sui rapporti con l'Aise

"Sarò lieto di raccontare mia versione"

Iv e Pd chiedono di fare chiarezza

di Antonino Casadonte20 Settembre 2024
20 Settembre 2024
aiuti militari

Il ministro della Difesa Guido Crosetto verrà ascoltato dal Copasir sul caso dossieraggio e sui rapporti con l’Aise, l’Agenzia informazioni e sicurezza esterna. La conferma è arrivata direttamente dal presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, Lorenzo Guerini: «Il Copasir sta facendo il proprio lavoro, ha già fatto un primo ciclo di audizioni, sentendo il procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo, il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, e il sottosegretario Alfredo Mantovano. Crosetto – ha aggiunto Guerini – verrà sentito nei prossimi giorni, è solo una questione di definizione di agende».

I fatti

Dopo quasi un anno, il titolare della Difesa ha ottenuto quello che voleva. La vicenda risale al 2023, quando venne fuori che il finanziere Pasquale Striano aveva effettuato migliaia di accessi alla banca dati della Direzione nazionale antimafia. Seguì una denuncia da parte di Crosetto, che riferì di numerose notizie riservate finite sui giornali. All’epoca, però, il Copasir non aveva ritenuto di convocarlo. Secondo la ricostruzione del Fatto Quotidiano, un secondo colloquio avvenuto tra il ministro e il procuratore Cantone avrebbe poi spinto il Copasir a tornare sul caso. Durante l’incontro, inoltre, Crosetto aveva detto di avere rapporti “non particolarmente buoni con l’Aise”, contestando all’Agenzia il fatto che, in più di un’occasione, “mancate informazioni avrebbero potuto creare problemi alla sicurezza nazionale”.

Il ministro: “Pronto a riferire”. Le opposizioni incalzano

Crosetto si è detto pronto a raccontare la sua versione: “Sarò ben lieto di dire al Copasir tutto ciò che ho riferito a Cantone, in una sede vincolata al segreto, dove si scoprirà che non c’è, né ci sarà, mai nulla su cui poter fare speculazione politica o inventare contrasti nel Governo, ma solo circostanze serie e circostanziate che ogni cittadino ha il dovere di denunciare”. Le opposizioni chiedono chiarezza al ministro. Il senatore di Italia viva e membro del Copasir, Enrico Borghi, ha affermato che “gli apparati di sicurezza non possono essere mantenuti sotto tensione istituzionale”, mentre alcuni parlamentari del Pd hanno chiesto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni di intervenire lei stessa per dissipare le ombre sul caso.

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