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HomeCultura Al via il G7 Cultura di Napoli e Pompei Primo debutto pubblico del ministro Giuli

G7 Cultura a Napoli
primo debutto pubblico
del ministro Alessandro Giuli

"Per l'Italia, la cultura è pilastro

e antidoto contro ogni estremismo"

di Giulia Mutti20 Settembre 2024
20 Settembre 2024

On the monumental staircase of the Royal Palace in Naples the Minister of Culture Alessandro Giuli waiting to receive the invited ministers at the G7 Culture, 20 september 2024 ANSA / CIRO FUSCO

NAPOLI – Una stretta di mano tra il neo ministro della Cultura italiano, Alessandro Giuli e i responsabili del dicastero culturale dei governi dei 6 Paesi appartenenti al G7. Il G7 cultura a a Napoli è iniziato così, dopo l’inaugurazione avvenuta il 19 settembre. “L’Italia crede che, soprattutto in questa epoca, la cultura sia un pilastro centrale della convivenza civile, un formidabile strumento di comprensione reciproca e di confronto, un antidoto a ogni forma di discriminazione ed estremismo, un formidabile volano di sviluppo sostenibile”, ha detto il ministro. Presente all’incontro anche il ministro della Cultura giapponese e il ministro della Cultura e delle Comunicazioni Strategiche dell’Ucraina, Mikola Tochytskyi.

Il sostegno all’Ucraina

Il G7 è stato volutamente aperto dal ministro della Cultura ucraina affinché fosse chiara la vicinanza italiana a Kiev. “Le democrazie liberali di tutto il mondo devono essere compatte e unite per la tutela dei beni culturali di un Paese aggredito che fa parte della nostra cultura europea e mondiale”, ha specificato Giuli. L’Ucraina si sta “difendendo da oltre due anni da una aggressione, quella della Russia di Putin, scellerata e criminale, che viola i principi del diritto internazionale e riporta in Europa l’orrore del conflitto militare”, ha aggiunto. Sembra esserci, da parte di Mosca, un tentativo “di cancellare l’identità culturale ucraina, di annientare i segni di una Nazione, che ha dimostrato, con il coraggio e la determinazione di voler scegliere autonomamente il proprio futuro”, ha sottolineato il ministro.

L’Intelligenza Artificiale tra i temi

Tra i temi che verranno affrontati i benefici e i rischi legati all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. “Grazie all’IA è più agevole decifrare il contenuto di testi antichi, svolgere ricerche investigative su opere d’arte rubate e commercializzate online”, ha detto Giuli. Tuttavia, serve una regolamentazione specifica sul tema. “È fondamentale che il G7 trovi convergenze sugli strumenti e le modalità più opportune per governare gli effetti dell’intelligenza artificiale sulle industrie culturali e creative. Noi crediamo che il processo di sviluppo di questa tecnologia debba mettere al centro l’individuo, i suoi diritti, la sua creatività”, ha spiegato il ministro.

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