KIEV – Un piano per la vittoria completato “al 90%”. È quello che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky presenterà la prossima settimana agli alleati a margine dell’Assemblea generale dell’Onu a New York. L’obiettivo è sempre lo stesso, ottenere nuove garanzie americane di difesa da possibili nuovi attacchi di Mosca e allo stesso tempo evitare un accordo al ribasso con la Russia per far finire il prima possibile la guerra. Ma tutto è ancora in via di definizione. Un motivo in più per Kiev per adottare nel frattempo nuove strategie, come l’uso degli Storm Shadow. Missili che avrebbero dovuto essere forniti da Stati Uniti e Gran Bretagna, ma che secondo le ultime indiscrezioni della stampa britannica non saranno autorizzati da Londra senza l’ok di Washington.
Londra si sfila sui missili franco britannici
Si tratta di missili di lungo raggio per colpire obiettivi all’interno della Russia, su cui il primo ministro britannico Keir Starmer ha sempre sostenuto di non aver preso alcuna decisione insieme al presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Una dichiarazione smentita la scorsa settimana dal quotidiano inglese The Guardian, secondo cui Usa e Regno Unito avrebbero già dato il via libera agli Storm Shadow senza però renderlo pubblico.
Ora si aggiunge un nuovo tassello, con la Gran Bretagna che si sarebbe sfilata sulla concessione all’Ucraina del permesso di lanciare attacchi con missili a lungo raggio contro obiettivi in Russia. A scriverlo è The Times citando fonti presenti al bilaterale anglo-americano alla Casa Bianca della scorsa settimana. Stando a quanto risulta al quotidiano britannico, la Gran Bretagna “non agirà di propria iniziativa” per quanto riguarda la concessione all’Ucraina del permesso di lanciare attacchi con missili a lungo raggio contro obiettivi in Russia, poiché i sistemi di guida statunitensi sono considerati cruciali per garantire che i missili Storm Shadow colpiscono il loro obiettivo.