BRUXELLES – I socialisti e i democratici europei non vedono di buon grado la possibile nomina del ministro degli affari esteri Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione europea. “Su Fitto stiamo negoziando – spiegano ai giornalisti fonti dei due gruppi politici – Non vogliamo parlare di linee rosse ma […] non capiamo perché un governo che ha detto chiaramente che non supporta Ursula von der Leyen abbia un ruolo come il nostro o come quello dei popolari e liberali”.
“Von der Leyen – proseguono – è presidente grazie alle forze pro-Ue e dunque non è comprensibile avere un esecutivo di Ecr. Ma saremo responsabili. Fitto dovrà dimostrare al parlamento se è pro-Ue e dovrà essere preparato”.
Le vice presidenze esecutive dovrebbero essere sei. Assieme all’Italia, Grecia, Cecoslovacchia, Polonia, Olanda e Austria mirano a deleghe forti. Intanto, la presidente della Commissione europea tenta ancora la mediazione in vista della presentazione della nuova Commissione martedì prossimo a Strasburgo.