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Guerra in Ucraina, la controffensiva di Mosca a Kiev. Via libera ai missili Storm Shadow

di Maria Sole Betti12 Settembre 2024
12 Settembre 2024

KIEV – Nel giorno 932 della guerra in Ucraina, continua il tentativo di Mosca liberarsi di Kiev. Dopo l’abbattimento durante la notte di cinque droni sulle regioni di Belgorod, Bryansk e Kursk, giovedì mattina il ministro russo Sergei Lavrov ha riferito che l’esercito di Mosca “sta spingendo con sicurezza le truppe ucraine fuori dalla regione di Kursk, e avrà sicuramente successo”. Intanto, fonti britanniche parlano di un via libera a Kiev sull’uso dei missili in profondità in Russia, all’indomani dalla missione in tandem dei capi diplomatici di Usa e Gran Bretagna. Un sostegno simile a quello ribadito daI ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, al suo omologo ucraino Andrii Sybiha.

Lavrov: “Stiamo spingendo gli ucraini fuori da Kursk'”

È la Tass a citare una nuova controffensiva di Mosca nella zona di Kursk, confermata dal ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov alla Tass. Il timore del braccio destro di Putin è che l’avanzata ucraina in Russia e gli attacchi civili sul territorio siano frutto di un coordinamento degli specialisti della Nato. “Oltre alle armi, la NATO trasferisce a Kiev i dati della sua ricognizione militare e spaziale, utilizzati per determinare la posizione e la distruzione di obiettivi nelle profondità del territorio russo”, ha spiegato Lavrov in un incontro con i capi delle missioni diplomatiche russe, secondo quanto riportato da Ria Novosti.

Via libera di Usa e Gran Bretagna sui missili a Kiev

Una paura alimentata dalla notizia del via libera di Londra e Washington all’uso dei missili Storm Shadow. Secondo fonti britanniche citate dal quotidiano inglese The Guardian, una decisione per il via libera all’Ucraina a usare missili occidentali Storm Shadow a lungo raggio anche contro obiettivi situati in profondità nel territorio della Russia sarebbe stata “già presa” dagli Usa e dal Regno Unito, ma gli alleati non intendono per ora renderla pubblica.

Un motivo in più per Cremlino, che da giorni dà per scontato il semaforo verde all’uso di Atacms oltre il confine, per mettere a punto una “risposta appropriata agli attacchi in profondità nel territorio della Russia”, ha detto il portavoce Dmitry Peskov.

L’appoggio italiano

Intanto il vice presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha avuto oggi un primo contatto telefonico con il neo-Ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybian.”Ho confermato a Sybiha il convinto sostegno del Governo italiano per l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza ucraina. Resteremo al fianco di Kiev fino al raggiungimento di una pace giusta”, ha dichiarato Tajani.

Del resto, come ricordato dal numero uno della Farnesina, “il sostegno all’Ucraina resta un tema centrale dell’agenda della Presidenza italiana del G7”. Un punto su cui oggi è intervenuto anche il Commissario europeo Paolo Gentiloni in un’intervista di ‘SkyTg24’. “Quello che certamente dobbiamo evitare, sia come centrosinistra che come Paese, è un atteggiamento riluttante nel sostegno all’Ucraina, perché il sostegno all’Ucraina è la prova vera della capacità dell’Ue di esserci nel mondo di oggi”.

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