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HomePolitica Dal Maxxi alla Commissione cinema: ora sul tavolo del neo ministro Giuli il dossier nomine

Maxxi e Commissione cinema
Alessandro Giuli si insedia
sul tavolo il dossier nomine

Docimo lascerà la reggenza del museo

al suo posto la giornalista Bruni

di Beatrice Subissi09 Settembre 2024
09 Settembre 2024
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Il neo ministro della Cultura Alessandro Giuli /Foto Ansa

ROMA – Addio Gennaro Sangiuliano, benvenuto Alessandro Giuli. Cambia il ministro della Cultura ma resta lo scandalo e i suoi conseguenti grattacapi. Il neo ministro del Collegio Romano si insedia oggi al dicastero e sul tavolo, ad aspettarlo, c’è una gran mole di lavoro: dall’organizzazione del G7 Cultura fino alle grane delle ultime nomine firmate da Sangiuliano. Dossier su cui, dopo l’affaire Boccia, l’opinione pubblica ha gli occhi puntati.

Dietrofront sulle nomine di Sangiuliano

La prima eredità dell’ex ministro a cui bisogna porre rimedio è la presidenza della Fondazione Maxxi. Casella rimasta scoperta con l’arrivo di Giuli al dicastero della Cultura e che spetta a lui ricoprire. La giornalista Emanuela Bruni dovrebbe assumere la presidenza del museo al posto dell’odontoiatra Raffaella Docimo, entrata nel consiglio d’amministrazione su indicazione dell’ex ministro Sangiuliano. A Docimo è stato dato l’incarico in quanto consigliera più anziana, ma Giuli starebbe cercando di convincerla affinché lasci il posto.

In bilico Beatrice Venezi al G7

Ma non finisce qui: sul tavolo del Collegio Romano è aperta anche la questione Beatrice Venezi, la direttrice d’orchestra e consulente per la musica scelta da Sangiuliano, finita nel mirino di Maria Rosaria Boccia che ha criticato la sua nomina definendola un conflitto di interessi. Un attacco che costerà all’imprenditrice campana una probabile denuncia. Venezi si era auto-assegnata la direzione di un concerto al G7 della Cultura a Pompei, che ora Giuli starebbe pensando di annullare insieme a una cena tra i ministri dei 7 Grandi. Sarebbe prevista solo una visita agli Scavi di Pompei, senza sfarzo e senza dare nell’occhio. 

La figura controversa di Manuela Maccaroni

Occhi puntati anche sulla Commissione cinema, l’organismo ministeriale che dovrà decidere quali film saranno meritevoli di ricevere i contributi pubblici “selettivi” del tax credit. La scelta dei componenti sarebbe stato l’ultimo atto firmato da Gennaro Sangiuliano prima di lasciare il Collegio Romano. In bilico ci sarebbe la figura controversa dell’avvocata Manuela Maccaroni, conosciuta da Sangiuliano in Rai e da un anno presidente, a titolo gratuito, dell’Osservatorio per la parità di genere del dicastero. Grazie alla nuova nomina dovrebbe incassare invece 15 mila euro. Ma anche a lei si riferirebbe Boccia, a cui era stato promesso un incarico da consulente. 

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