HomeCronaca Scuola, l’intelligenza artificiale sale in cattedra. La proposta del ministro Valditara

L'intelligenza artificiale
arriva nelle scuole italiane
Parte il progetto di Valditara

La sperimentazione in 15 classi

L'insegnante "rimane al centro"

di Veronica Stigliani09 Settembre 2024
09 Settembre 2024

ROMA – Gli studenti che nei prossimi giorni torneranno sui banchi di scuola troveranno ad attenderli una nuova insegnante: l’intelligenza artificiale. Succederà in 15 classi distribuite tra Calabria, Lazio, Toscana e Lombardia, a seguito della proposta del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “Siamo uno dei primi Paesi ad avere avviato una sperimentazione nell’utilizzo dell’IA per la personalizzazione della didattica”, ha annunciato al Teha Forum di Cernobbio.

Gli obiettivi

Il ministro aveva anticipato il progetto già lo scorso luglio, spiegandone gli obiettivi: “Valutare l’efficacia degli assistenti IA nel migliorare le performance degli studenti” e ridurre “il carico di lavoro amministrativo per i docenti”, per consentire loro di concentrarsi su altre mansioni oltre che sul rapporto con gli alunni. Inoltre, la sperimentazione promette di realizzare “una maggiore inclusione per quei bisogni educativi speciali”, offrendo uno strumento di supporto agli insegnanti – che, garantisce Valditara, rimarranno “sempre al centro”. L’IA sarà infatti “guidata dal docente”, che lavorerà per integrarla di volta in volta nelle diverse attività scolastiche.

I rischi

L’introduzione dell’intelligenza artificiale presenta però anche qualche rischio, tra cui quello che venga utilizzata come “strumento di deresponsabilizzazione”. Secondo Valditara spesso “gli studenti fanno i compiti a casa utilizzando l’IA, e questo è da evitare”. D’altra parte ribadisce come le nuove tecnologie possano svolgere un “ruolo significativo” nell’istruzione”, e anticipa che “se il modello funzionerà si pensa di estenderlo ulteriormente”.

Le altre novità

Presentando il progetto, Valditara ha annunciato anche altre novità previste per il nuovo anno accademico, descritte come “una grande occasione per un cambiamento di passo nella nostra scuola”. Tra le più importanti il debutto del liceo del Made in Italy e l’introduzione dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, già Alternanza scuola lavoro, per facilitare l’ingresso degli studenti nel mercato lavorativo. Ma anche la riforma dell’insegnamento dell’Educazione civica, centrata sullo studio della Costituzione.

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