HomeEsteri Missili russi su Leopoli, si dimette il ministro Kuleba. Zelensky pronto al rimpasto

Missili russi su Leopoli
Si dimette il ministro Kuleba
Zelensky pronto al rimpasto

Dopo Poltava conquistati altri villaggi

Putin fissa un nuovo incontro con Xi

di Lorenzo Sivilli04 Settembre 2024
04 Settembre 2024
Leopoli Kuleba

KIEV – Almeno 13 missili e dozzine di droni d’attacco russi si sono abbattuti sul territorio ucraino nelle ultime ore. Prima il bombardamento su Poltava, dove il bilancio delle vittime sale a 53, poi quello a Leopoli, avvenuto nella notte del 3 settembre, con lo stesso numero di feriti e sette persone uccise, di cui tre bambini. “Il terrorismo deve essere fermato”, ha detto il presidente ucraino Volodimyr Zelensky con un messaggio su Telegram, mentre è in corso un massiccio rimpasto della squadra al governo. Nella mattina del 4 settembre, infatti, a Kiev sono arrivate le dimissioni del capo della diplomazia Dmytro Kuleba che, secondo indiscrezioni della Rbc Ukrainam potrebbe essere nominato ambasciatore a Bruxelles. Dal ministero degli Esteri russo parte lo scherno: “Autunno, cadono le foglie e i rami si mostrano nudi”, ha commentato la ministra Maria Zakharova parlando con la Tass.

La difesa aerea ucraina

Sul campo la situazione continua ad essere tragica. I servizi di emergenza ucraini sono alla ricerca dei dispersi nella città colpita di Leopoli così come a Poltava, in cui ci sono ancora persone intrappolate sotto le macerie. Le informazioni trapelano anche dai servizi russi. Il ministero della difesa di Mosca ha comunicato che, durante l’attacco del 3 settembre, è stato colpito un “centro di addestramento congiunto delle forze armate ucraine che hanno partecipato ad attacchi su obiettivi civili sul territorio della Federazione Russa”. È stato un “deplorevole attacco”, ha condannato il presidente americano Joe Biden, sostenendo la fornitura di maggiori sistemi di difesa aerea per proteggere l’Ucraina. Intanto altri due villaggi ucraini, quello di Prechistovka e Karlovka, sono stati conquistati dalle truppe russe. Nella regione di Zaporizhzhia, dove sono ancora in corso i tentativi di invasione da parte delle truppe ucraine, è entrato nella mattinata dal 4 settembre il direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) Rafael Grossi per visitare la centrale nucleare.

L’asse Putin-Xi 

Dopo la visita in Mongolia, il presidente russo Vladimir Putin è pronto a fissare un nuovo incontro con il suo omologo cinese Xi Jinping, che si dovrebbe svolgere in occasione del vertice dei Paesi Brics il prossimo mese.

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