HomeEsteri Medio Oriente, Netanyahu affossa i negoziati. Razzi di Hezbollah nel nord di Israele

Medio Oriente, Netanyahu affossa i negoziati. Razzi di Hezbollah nel nord di Israele

di Beatrice Subissi04 Settembre 2024
04 Settembre 2024
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ROMA – Gelo tra Joe Biden e Benjamin Netanyahu e negoziati appesi a un filo. Mentre gli Stati Uniti lavorano con urgenza e flessibilità per finalizzare un accordo tra Israele e Hamas per una tregua a Gaza – dopo la recente morte di sei ostaggi – una fonte a conoscenza dei colloqui ha rivelato alla Cnn che il leader dello Stato ebraico ha fatto naufragare il tentativo dei mediatori di riprendere i negoziati per una tregua e il rilascio degli ostaggi “con un solo discorso”. 

Netanyahu ha chiuso a ogni ipotesi di ritiro dal Corridoio Filadelfia, la zona cuscinetto tra la Striscia di Gaza e l’Egitto, mettendo una pietra tombale sull’accordo. Nonostante le parole del primo ministro israeliano, però, i negoziatori israeliani  hanno dichiarato ai mediatori di sostenere ancora un ritiro completo dell’Idf dal Corridoio Filadelfia nella seconda fase dell’accordo. Il presidente americano non ha nascosto la sua frustrazione per l’atteggiamento dell’alleato che ha portato a un pressing sempre maggiore da parte dell’amministrazione Usa, contraria a una presenza di Israele a Gaza sul lungo termine. Per Washington è ora di finalizzare l’accordo e, secondo il Wall Street Journal che cita funzionari statunitensi, gli Usa dovrebbero presentare una bozza di proposta rinnovata e più dettagliata, che includerà dettagli di come avverrà lo scambio di ostaggi e specificherà le condizioni in base alle quali le parti potranno tornare a combattere. La proposta dichiarerà inoltre per quanto tempo potrà durare la presenza israeliana nel corridoio Filadelfia.

Le difficoltà diplomatiche non hanno, inoltre, impedito al Dipartimento di Giustizia Usa di incriminare per terrorismo il leader di Hamas, Yahya Sinwar, e altri dirigenti in relazione alla strage del 7 ottobre 2023 in Israele. La denuncia include accuse di cospirazione per fornire supporto materiale a un’organizzazione terroristica straniera, con conseguenti morti.

Prosegue, intanto, la battaglia sul campo. Sessantacinque razzi lanciati da Hezbollah hanno colpito la Galilea, nel nord di Israele, nella mattinata, incendi sono divampati in tutta l’area, un’abitazione è andata in fiamme. Lo riferisce l’Idf che, nella giornata di martedì, ha reso noto di aver ucciso il comandante delle forze d’élite Nukhba di Hamas che ha guidato l’assalto del 7 ottobre. Ahmed Wadiyya è stato ucciso in un attacco aereo in cui sono morti 8 membri di Hamas vicino all’ospedale al-Ahli di Gaza City. Wadiyya ha assaltato la comunità israeliana arrivando con un parapendio e ha supervisionato il massacro di 21 residenti e il rapimento di uno di loro.

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