ROMA – Due miliardi per la sanità e 10 per il rifinanziamento del bonus psicologo. È quanto dovrà trovare il governo in campo sanitario in vista della prossima manovra targata Meloni. Dopo il taglio del cuneo fiscale, la riduzione dell’Irpef e la difesa delle pensioni minime, aumentare le risorse alla sanità sembra essere la nuova priorità per la legge di bilancio 2025. Un obiettivo da non fallire, specie per non deludere le parti sociali e mettere a tacere le opposizioni che da tempo accusano la maggioranza di propaganda sul tema.
Giovedì si capirà se le risorse a disposizione soddisferanno o meno le attese. Secondo l’ultimo Def, la spesa sanitaria dovrebbe infatti passare da 131,119 miliardi del 2023 a 138,776 miliardi nel 2024 prima di raggiungere 141,814 miliardi nel 2025. Ma per fare i conti si dovrà attendere la pubblicazione delle prospettive su crescita, deficit e debito inserite nel Piano strutturale di bilancio da inviare a Bruxelles entro il 20 settembre.
Risorse alla sanità
Per smentire i tagli alla sanità, l’esecutivo ha intenzione di rafforzare le risorse alla sanità, soprattutto per pagare meglio medici e infermieri ed evitare la loro fuga. Ecco perché il Mef è al lavoro per trovare altri due miliardi in più – oltre ai cinque già stanziati – da destinare al comparto sanità, anche se le richieste degli operatori sono ben diverse.
Attualmente la spesa sanitaria in Italia è ferma al 6,2% del Pil, ben al di sotto dei livelli dei paesi Ocse. Una soglia per la quale al settore servirebbe una dotazione di 4-5 volte superiore rispetto ai due miliardi aggiuntivi su cui è al lavoro il governo. Che, ha ricordato martedì la ministra del Lavoro Marina Calderone a SkyTg24 economia “sembra andare a favore non solo del pubblico ma anche della sanità integrativa”.
Il bonus psicologo
Intanto Palazzo Chigi sembra intenzionato anche a reperire 10 milioni di euro per il bonus psicologo. Si tratta del contributo di massimo 1.500 euro rivolto alle persone con Isee inferiore ai 50mila euro grazie a cui intraprendere un percorso psicoterapeutico. Un aiuto introdotto dal 2022, che nella scorsa Legge di Bilancio è stato confermato e reso strutturale ma per il quale vanno comunque reperiti i finanziamenti. Secondo quanto riferito da fonti di maggioranza, il governo dovrebbe confermare lo stanziamento previsto per lo scorso anno.
Su questo fronte, il Partito Democratico ha però parlato di drammatica carenza di risorse. “Quando è stato introdotto (il bonus, ndr) lo stanziamento era di 25 milioni, poi è stato ridotto a 5 e 8 e, solo grazie all’opposizione elevato a 10. Faremo una battaglia per rimpinguarlo”, ha detto il senatore dem Filippo Sensi.