Una delle penne più prestigiose del nostro Paese si prepara all’esordio sul piccolo schermo. Da oggi Concita De Gregorio, storica firma de La Repubblica e ex direttore de L’Unità, guiderà infatti il nuovo programma “Pane Quotidiano”, in onda su Rai Tre alle ore 12.45.
Il programma. Si parlerà di libri e di cultura in cinque appuntamenti settimanali dal lunedì al venerdì, sulla scia della linea tracciata dal predecessore Corrado Augias. «Mi onora prendere il testimone da un maestro e un amico come Augias», ha detto Concita De Gregorio, «anche se ovviamente sarà impossibile replicare quel programma: le cose, come si dice, assomigliano a chi le fa. Partiamo da ciò che è stato per aprirci a nuovi orizzonti, ma i protagonisti sono sempre il pensiero e la parola». Proprio Corrado Augias sarà il primo ospite del programma in onda questa mattina all’ora di pranzo. La scelta del nome del programma è dettata dal fatto che i libri «sono il nostro pane quotidiano», ha spiegato la giornalista, e per questo «si deve partire dalla conoscenza, dal sapere e dalla formazione per far rifiorire il nostro Paese, che si erge sulla cultura». Parole importanti, che non risparmiano una stoccata ai concorrenti, a dimostrazione del fatto che la corsa alla leadership è già iniziata: «Basta in televisione con i soufflè, i risotti e gli ossi buchi. Certo sono indispensabili per nutrire il corpo, ma noi preferiamo nutrire la mente e l’anima».
Concorrenza in casa. Da molti “Pane Quotidiano” è visto soltanto come il trampolino di lancio per un talk show. Concita De Gregorio, infatti, è vista dai vertici della terza rete Rai come la figura giusta per condurre un programma di prima serata, presumibilmente un talk show. Così tutti gli indizi portano a dire che tra non molto tempo vedremo la giornalista esordire in un ulteriore contenitore.
E, a proposito di talk show, la Rai ha inaugurato la nuova stagione con un calo netto di ascolti. Il Virus di Rai 2, condotto da Nicola Porro, ha registrato lo share del 2,36% con soli 575.000 telespettatori. Un risultato dimezzato, rispetto a quello di due settimane fa. A incidere sul brusco calo di spettatori di Virus è stata probabilmente anche la scelta di Giancarlo Leone di collocare nel palinsesto del mercoledì sera Montalbano, su Rai Uno, per contrastare la fiction le Tre Rose di Eva 2 su canale 5. Luca Zingaretti nelle vesti del Commisario ha strappato molti spettatori anceh a “Chi l’ha Visto” di Federica Sciarelli, insolitamente al di sotto della doppia cifra di share. Non vanno meglio le cose in casa La7, dove La gabbia di Gianluigi Paragone si attesta sul 3,10%b di share con 664.000 telespettatori.
La crisi dei talk show. Non fanno più ascolti. Carlo Freccero, autore televisivo, spiega cosi la crisi dei talk show: «La chiave di successo di quei programmi sta nel coinvolgimento del pubblico che si sente parte attiva e partecipe dell’opera di rinnovamento della classe politica italiana. Oggi siamo usciti da un governo puramente tecnico, per ritrovarci, dopo le elezioni con un governo costituito da schieramenti opposti. E’ il completo azzeramento della politica, soprattutto se intesa come partecipazione dei cittadini al dibattito e alle scelte. La politica è percepita come casta, classe separata, ma comunque esautorata da ogni decisione rilevante. E’ l’emergenza economica a dettare l’agenda. Ed allora la politica non fa più spettacolo come partecipazione democratica condivisa, ma come bersaglio di critiche e di svelamento di privilegi».
Gianluca Natoli