ROMA – Ottant’anni fa l’eccidio l’eccidio delle Fosse Ardeatine. Era il 24 marzo 1944. Oggi la commemorazione dei 335 martiri uccisi dai nazisti alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il governatore della Regione Lazio Francesco Rocca e il sindaco di Roberto Gualtieri. Tra i presenti anche presidenti del Senato e della Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana.
Come ogni anno, una corona d’alloro è stata deposta al Tempio Maggiore di Roma in omaggio ai 335 martiri. L’eccidio fu una rappresaglia nazista per un attentato partigiano in Via Rasella che causò la morte di 33 soldati tedeschi. Dieci italiani furono fucilati per ogni tedesco ucciso. Molti erano prigionieri politici, partigiani, ebrei e detenuti comuni. Dopo l’eccidio, le SS distrussero la galleria con la dinamite, seppellendo i cadaveri. Solo dopo la liberazione di Roma fu possibile esumare le salme e identificare i caduti.