WASHINGTON – “Le elezioni in Russia non sono state né libere né giuste ma la realtà è che Putin è il presidente”. A parlare per la Casa Bianca, che non è ancora intervenuta ufficialmente, è stato il consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan. Un passo avanti per gli Stati Uniti, dopo la condanna unanime dell’occidente alla scontata riconferma di Vladimir Putin. Lunedì 18 marzo il presidente russo è intervenuto sul palco in Piazza Rossa a un concerto, davanti a decine di migliaia di persone per il decimo anniversario dell’annessione della Crimea.
L’Occidente condanna
Berlino e Londra sono state le prime ad annunciare che non avrebbero riconosciuto il voto in Russia. Anche l’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha esortato all’unanimità la comunità internazionale a dichiarare illegittima la riconferma dello Zar. L’alto rappresentante per la politica estera della Ue Joseph Borrell ha definito “né libere né giuste” le elezioni. Concetti ribaditi dal ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani e dal suo omologo francese. “L’Ue dichiari che Putin non è un presidente legittimo”, ha dichiarato il Ppe in una nota.
Il mondo che si congratula con Putin
Al riconfermato presidente della Federazione russa sono arrivate le congratulazioni della Cina. E proprio lì Putin si recherà in visita a maggio per colloqui con il presidente Xi Jinping. Per quest’ultimo la rielezione “riflette pienamente il sostegno del popolo russo”. In nome della cooperazione “strategica eterna” basata sulla “indipendenza antimperialista come idea comune”, il leader nordcoreano Kim Jong-un ha confermato a Putin “una nuova era dell’amicizia bilaterale”. Una telefonata, poi, dal principe ereditario saudita Mohammed bin Salman. Congratulazioni, poi, anche dal premier indiano Narendra Modi.
Warm congratulations to H.E. Mr. Vladimir Putin on his re-election as the President of the Russian Federation. Look forward to working together to further strengthen the time-tested Special & Privileged Strategic Partnership between India and Russia in the years to come.…
— Narendra Modi (@narendramodi) March 18, 2024
La guerra in Ucraina e le fake news su Re Carlo III
Nel frattempo, l’Istituto per lo studio della guerra, l’Isw, ha accusato Putin di sfruttare i livelli record di affluenza alle urne e il sostegno alla sua candidatura presidenziale per creare le condizioni per una guerra prolungata in Ucraina. È stata confermata, intanto, la sostituzione del comandante della Marina militare russa dopo una serie di attacchi ucraini con droni contro le navi russe nel Mar Nero.
Una guerra che sembra combattersi anche con le fake news. Ombre russe, infatti, sembrano celarsi dietro la falsa notizia della morte di re Carlo III, smentita categoricamente nel Regno Unito.