ROMA – Il giudice sportivo della serie A ha chiesto alla Procura della Figc un approfondimento su quanto accaduto tra i calciatori Francesco Acerbi e Juan Jesus domenica 17 marzo, dopo aver letto il referto del direttore di gara, l’arbitro Federico La Penna. Per il giudice è necessario sentire i diretti interessati per verificare eventuali espressioni di discriminazione razziale proferite dal giocatore dell’Inter nei confronti di quello del Napoli. Oggi, quindi, non sarà presa alcuna decisione e Acerbi per il momento non rischia le dieci giornate di squalifica.
Botta e risposta
L’episodio risale a domenica 17 marzo quando, durante il secondo tempo di Inter-Napoli a San Siro, i due calciatori sono venuti a contatto, hanno bisticciato e si sono strattonati. Juan Jesus, due minuti dopo, va dall’arbitro La Penna dicendogli che Acerbi lo ha scacciato con un epiteto razzista: “Va via nero, sei solo un negro”. A fine partita, però, non rivela cosa gli ha veramente detto il neroazzurro: “È andato un po’ oltre con le parole ma è un bravo ragazzo, ha chiesto scusa ed è tutto ok”. Poche ore dopo però il cambio di rotta di Acerbi: “Frasi razziste non sono mai uscite dalla mia bocca. Sono molto sereno, gioco da vent’anni, so quel che dico. Scuse? Secondo me Jesus ha capito anche male”. Il tutto proprio nel fine settimana dedicato dalla Lega calcio alla campagna contro il razzismo.
La replica di Juan Jesus
Dura la risposta di Juan Jesus, che in un post Instagram ha raccontato com’è andata la vicenda, rivelando che dopo la sua protesta con l’arbitro, Acerbi gli avrebbe chiesto scusa, aggiungendo pure “per me negro è un insulto come un altro”. Oggi, 19 marzo, il calciatore dell’Inter si incontrerà con il management della squadra per far luce sulle dinamiche del fatto.
Il ritiro dalla Nazionale
Negli ultimi giorni Acerbi ha raggiunto la Nazionale negli Stati Uniti per le due amichevoli con Venezuela e Ecuador ma dopo un confronto con allenatore e dirigenti federali, è stato deciso di rinviarlo in Italia e di sostituirlo con Gianluca Mancini della Roma. Tornato a Milano, Acerbi ha negato di aver detto alcuna frase razzista. “In campo si dicono molte cose, è normale – ha spiegato – ma al fischio ci si dà la mano e tutto torna come prima”, precisando il suo “vaffa” al razzismo.