Il decreto del ministro Andrea Orlando è in arrivo e ieri Goffredo Sottile, commissario straordinario per l’emergenza rifiuti a Roma, ha dato il via libera alle operazioni per preparare la discarica di Falcognana come sostituto provvisorio di Malagrotta, che va chiusa entro il 30 settembre.
Il nuovo sito sulla via Ardeatina accoglierà però solo il 20% dei rifiuti già trattati, il restante andrà dirottato verso un’altra destinazione ancora da definire, in Italia o all’estero. Per Malagrotta, invece, ipotesi di una mini-proroga per lo smaltimento della frazione organica avallata da Cerroni, gestore dell’impianto.
Sulla via di Falcognana, passando per l’estero. Resterà aperto per sei mesi, almeno all’inizio, e raccoglierà il 20% dei rifiuti. Il prefetto Sottile ha dettato ieri, nel corso dell’audizione in Regione, tempi e modi per l’allestimento del sito che sostituirà in via provvisoria Malagrotta. La discarica di Falcognana va però preparata e, con molta probabilità, non sarà pronta prima di qualche mese: nel frattempo, dal primo di ottobre, i rifiuti andranno trasferiti in un’altra regione o all’estero.
All’Ama sono arrivate le varie offerte ma la gara di appalto parte già da un prezzo molto alto, 135 euro a tonnellata. “Un aumento dei costi ci sarà, i prezzi di Malagrotta erano competitivi – commenta Sottile riguardo ai nuovi prezzi di Falcognana – compito nostro è fare in modo che gli aumenti per i cittadini siano però contenuti. L’esproprio della Ecofer, la società che gestisce il sito, costerebbe una tombola e non è necessario. Pagheremo per il conferimento 75 euro a tonnellata”. Intanto ieri centinaia di persone hanno invaso la via Ardeatina per protestare contro l’arrivo dei rifiuti e a nulla è valso l’intervento di Nicola Zingaretti, che anzi ha sfiorato la gaffe. Il governatore della Regione Lazio, per tranquillizzare gli abitanti, ha voluto precisare che, mentre i rifiuti che si smaltiscono adesso a Falcognana sono “pericolosi”, quelli che arriveranno saranno tutti “trattati”. Immediata la replica dell’amministratore delegato di Ecofer, Valerio Fiori: “Nel sito non vengono smaltiti rifiuti pericolosi. È vero, la discarica è autorizzata ad accoglierli, ma solo per garantire un maggiore livello di sicurezza”.
Malagrotta si chiude…o quasi. Proprio allo scadere del suo ultimo mese di attività, potrebbe arrivare una mini-proroga per quella che è la più grande discarica d’Europa: “Portiamo la Fos, la frazione organica stabilizzata, a Malagrotta” ha suggerito ieri Sottile, guastando la festa agli abitanti di Valle Galeria, che per il 30 settembre stanno già organizzando un “lucchetto day”. Il piano, presentato dallo stesso Cerroni, gestore della discarica di Malagrotta, sarebbe mirato in realtà ad ottenere un risparmio per le operazioni di chiusura del sito: il terriccio organico, prodotto dagli impianti di trattamento meccanico biologico della Colari, verrebbe infatti utilizzato per ricoprire le tre fosse dell’area.
Giulia Di Stefano