PORT AU PRINCE – Il primo ministro di Haiti, Ariel Henry si è dimesso. L’ultimatum delle gang che hanno causato un’ondata di violenze in tutto il Paese ha avuto successo. Henry ha pubblicato l’annuncio dopo che funzionari, tra cui i leader dei Caraibi e il Segretario di Stato degli Stati Uniti Antony Blinken, si sono riuniti in Giamaica per discutere urgentemente una soluzione per fermare la crisi che sta dilagando in Haiti, concordando una proposta congiunta per stabilire un consiglio di transizione.
L’ex premier ha rinunciato all’incarico comunicandolo in un discorso registrato trasmesso nella notte dove ha riconosciuto che il Paese ha bisogno di “stabilità” e “pace”. Una decisione forte che è stata presa in risposta alla pressione internazionale per salvare il paese, che è stato sopraffatto da bande violente che hanno scatenato una vera e propria guerra civile sull’isola.
Henry è stato premier per il periodo più lungo da quando la Costituzione di Haiti è stata adottata nel 1987. Il politico, che si trova in Porto Rico da una settimana – dove gli Stati Uniti si sono offerti di ospitarlo – non è riuscito a rientrare nel Paese perché le bande criminali hanno chiuso i principali aeroporti di Haiti e gli è stato vietato di atterrare nella Repubblica dominicana.