MILANO – Il prossimo sovrintendente della Scala sembra avere un nome e un cognome, quello di Fortunato Ortombina. In una riunione informale seguita a un breve cda, il sindaco Giuseppe Sala, presidente del teatro, ha infatti riferito ai consiglieri il risultato del suo incontro con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e la nomina ufficiale dovrebbe avvenire nella prossima seduta del consiglio, fissata per il 29 aprile, ma che potrebbe essere anticipata.
La candidatura dell’attuale sovrintendente del teatro La Fenice di Venezia, non è una sorpresa. In molti ipotizzavano la sua successione a Dominique Meyer, Sovrintendente e Direttore artistico dal 2020. Parte dei consiglieri non aveva inoltre nascosto di puntare a una riconferma di Meyer o per lo meno a una proroga per due anni del suo contratto. Un’ipotesi però poco gradita a Sangiuliano e contraria alla nuova governance del teatro, che non rende più possibile per un sovrintendente svolgere anche il ruolo di direttore artistico e direttore generale, puntando alla creazione di figure distinte.
Il ministro Sangiuliano sembra appoggiare la sua candidatura per diversi fattori: Ortombina ha 63 anni, età al di sotto di quella indicata dal governo come limite nel decreto legge dello scorso anno, vanta una lunga esperienza teatrale alle spalle – avendo lavorato al teatro Regio di Parma in diversi ruolo legati all’orchestra ma anche al San Carlo di Napoli prima di essere coordinatore artistico proprio alla Scala dal 2003 al 2007- e dopo tre sovraintendenti stranieri con lui la direzione della Sacla tornerebbe in mano a un italiano.
Ora alla Scala gli occhi sono puntati sulla nomina del nuovo direttore musicale, visto che in contemporanea con Meyer scadrà anche l’incarico del maestro Riccardo Chailly. Molti puntano su Daniele Gatti, scelto in passato come direttore principale della Staatskapelle di Dresda, una delle orchestre più antiche e celebri del mondo.