ROMA – “Sono ancora frequenti, inaccettabili molestie, pressioni illecite nel mondo del lavoro, discriminazioni, così come da anni viene denunciato”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al Quirinale in occasione dell’8 marzo. Una giornata che ricorda l’importanza dei diritti delle donne e delle conquiste sociali, politiche ed economiche ottenute, ma che richiama anche l’attenzione sulle disuguaglianze di genere, sugli stereotipi e le discriminazioni, e sulla violenza.
Il capo dello Stato, infatti, sottolinea che non bisogna “perdere la memoria delle violenze”. “Come non ricordare le vittime nei tanti femminicidi, anche in giorni recenti. Come non ricordare, per tutte, Gulia Cecchettin, la cui tragedia ha coinvolto nell’orrore e nel dolore l’intera Italia?”, ha aggiunto Mattarella, sottolineando che la “rivoluzione silenziosa” del mondo femminile continua. Purtroppo, sostiene il Presidente della Repubblica, si “conferma che le donne” per affermarsi debbano fare più fatica rispetto agli uomini.
Anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta in occasione della Giornata Internazionale della Donna. In un post, pubblicato sui social, la premier ringrazia la tenacia di tutte le donne e la loro capacità di fare la differenza all’interno della società. “La festa della donna non è solo un giorno di celebrazione, ma un’occasione per riflettere sulle conquiste raggiunte e sugli obiettivi ancora da perseguire”, ha spiegato, sottolineando però che “non possiamo fermarci qui”. “Siamo consapevoli che ci sono ancora sfide da affrontare e continueremo a lavorare con determinazione”, ha concluso Meloni.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen con un tweet ha ricordato che nonostante l’impegno dell’Europa nella lotta alla parità di genere, “il percorso verso la piena uguaglianza è ancora lungo”.
Ma non si può non ricordare che sono le donne ad aver “cambiato il mondo”, ha detto in un video pubblicato su X la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. “Nel corso della storia – conclude Metsola –, le donne sono state pilastri di forza e resilienza in ogni società”.