TOKYO – Addio al papà di Dragon Ball Akira Toriyama. Il creatore del celebre fumetto – in seguito divenuto anime – che ha accompagnato intere generazioni di bambini e maestro storico nel mondo dei manga, è morto il 1° marzo 2024 all’età di 68 anni a seguito di un ematoma subdurale. La notizia è stata resa nota venerdì 8 marzo – dopo che i funerali sono già stati celebrati, in forma ristretta e privata – attraverso i social media del Bird Studio. La casa editrice e lo studio di produzione fondati dallo stesso Toriyama nel 1982.
“Dragon Ball”, lanciato nel 1984, ha riscosso un enorme successo globale, dando vita a una serie di anime, film d’animazione, colonne sonore, videogiochi e altri prodotti di merchandising. I volumi di Toriyama hanno raggiunto la straordinaria cifra di oltre 260 milioni di copie vendute in tutto il mondo, consolidando “Dragon Ball” come il secondo manga più venduto nel mondo dopo “One Piece”.
Il mondo degli appassionati di manga ha monopolizzato i social media per l’ultimo saluto al maestro. La casa editrice Shueisha – dove lavorava – ha espresso il suo profondo cordoglio, sottolineando che l’autore stava lavorando con grande entusiasmo a diverse opere al momento della sua scomparsa.
Nato il 5 aprile 1955 a Nagoya, ha iniziato la sua carriera come disegnatore ispirato dai classici Disney. Dopo aver lavorato come progettista, si è dedicato al disegno di manga, legando il suo nome alla rivista Weekly Shonen Jump. Il suo primo successo è stato “Dr. Slump e Arale”, ma la fama internazionale è arrivata con “Dragon Ball”, pubblicato per la prima volta nel 1984.
Con la scomparsa del maestro, il mondo dei manga e dell’animazione mondiale perde un’icona e un punto di riferimento irraggiungibile. Un artista che ha saputo trasformare inchiostro e carta in un universo di avventure che hanno toccato il cuore di milioni di persone.