MOSCA – “Noi non abbiamo paura”. Così, fra gli applausi, la folla accoglie il feretro di Alexei Navalny, al suo arrivo alla chiesa dell’Icona della Madre di Dio, a sud di Mosca. A presidiare la zona un numero eccezionale di agenti di polizia, “come se stessimo per iniziare una rivoluzione” commenta Leonid Volkov, amico e ex capo dello staff di Navalny.
La salma, riconsegnata alla famiglia solo poche ore prima del funerale, è giunta in chiesa dopo poco più di un’ora, nonostante la difficoltà di trovare un carro funebre. Non si hanno, per il momento, notizie della moglie di Navalny, Yuliya, che, nel corso di un recente discorso al Parlamento europeo, ha accusato il Cremlino di essere responsabile della morte del marito. Accuse bollate immediatamente da Mosca come “assurde”. Presenti, invece, secondo quanto riferito dal Guardian, i genitori di Navalny Anatoly e Lyudmila, fotografati mentre camminavano verso la chiesa, al di fuori della quale sono riuniti gli ambasciatori europei.
Ad allungarsi, sulle persone riunite per dare l’ultimo “addio pacifico” al principale oppositore di Vladimir Putin, lo spettro di possibili arresti e ritorsioni. Come ribadito, infatti, dal responsabile della comunicazione del Cremlino, Dmitry Peskov, nel corso di un colloquio telefonico con i giornalisti, “eventuali assembramenti non autorizzati violano la legge e di conseguenza coloro che vi partecipano saranno ritenuti responsabili”.
Al momento, tuttavia, non si segnalano arresti. I gruppi per i diritti umani hanno però consigliato alle persone presenti di fornire dettagli scritti sugli avvocati che potrebbero aiutarli in caso di fermo e di portare con loro il passaporto e diverse bottiglie d’acqua.
Peskov, ha, inoltre, dichiarato di non aver “niente da dire alla famiglia di Navalny il giorno del suo funerale”, rifiutando di fornirne una qualsiasi valutazione come figura politica.
La cerimonia funebre non ha ricevuto copertura da parte dei media russi, ragion per cui il team della Fondazione anticorruzione, fondata dallo stesso Navalny, si è organizzato per trasmetterla in diretta su YouTube. A seguirla quasi 240 mila persone.