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In aria bandiere, striscioni, e foto di volti che non vogliono essere dimenticati. È il secondo giorno della marcia verso Gerusalemme organizzata dai familiari dei 130 ostaggi ancora prigionieri di Hamas, arrivata vicino alla città di Kiryat Gat, nel sud di Israele. Partita da Reim, uno dei kibbutz di confine con Gaza più colpiti dai blitz del 7 ottobre, la marcia si concluderà sabato prossimo, passando per alcuni dei luoghi dell’attacco.