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Il voto segreto su Berlusconi spacca il Pd, mentre il M5S presenta un disegno di legge per abolirlo

di alessio.perigli17 Settembre 2013
17 Settembre 2013

SegretoIl voto segreto mette in fibrillazione i partiti. Il problema è quello che ha tenuto banco in questi ultimi mesi: la decadenza del senatore Berlusconi in virtù della legge Severino che esclude i condannati in terzo grado di giudizio dal Parlamento. Dopo il voto della Giunta per le elezioni e le immunità di Palazzo Madama, si dovrà pronunciare l’aula. A quel punto, un voto segreto potrebbe salvare Berlusconi per tenere in piedi l’esecutivo.
La Giunta, sembra aver dato preventivamente il responso sul destino del Cavaliere: la sua poltrona, secondo l’opinione della maggioranza dei votanti, dovrebbe saltare. Questo perché 14 membri su 23 hanno manifestato le proprie intenzioni di voto, non a caso Schifani, domenica ha attaccato il Pd accusandolo di voler far cadere l’esecutivo. Da parte sua il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, conferma la sua linea intransigente, in accordo con le sollecitazioni della base: “Sappiamo cosa fare e lo faremo”, tuona l’alleato del Pdl.
Voto segreto: le posizioni dei partiti. Il modo in cui si vota potrebbe essere decisivo per il Cavaliere. Dopo il voto in Giunta, sarà il turno del Senato e il meccanismo attraverso il quale gli inquilini di Palazzo Madama si pronunceranno sulla decadenza, potrebbe essere determinante per l’esito politico del fondatore di Mediaset.
D’Alema esclude l’ipotesi che nel Pd ci possa essere qualche “franco tiratore”, che voti a favore di Silvio Berlusconi. Questo a prescindere dal modo in cui si vota: “Sono per rispettare le leggi e il regolamento del Senato, che prevede il voto segreto. O si cambia il regolamento o quello attuale va rispettato” afferma l’ex segretario diessino. Ma la sicurezza di D’Alema non convince tutto il partito.
La senatrice Stefania Mezzopane teme invece imboscate capaci di inquinare la votazione: “Il voto segreto può nascondere qualche forza politica che oggi si erge a paladina della legalità e poi nel segreto dell’’urna può fare qualche strano giochetto e farlo ricadere sul Pd” azzarda la parlamentare del Partito Democratico.
I grillini non perdono tempo e oggi presenteranno un disegno di legge che limita l’utilizzo del voto segreto solo ai temi etici: “C’è tutto il tempo affinché il presidente del Senato convochi la Giunta del regolamento in modo da fare una proposta all’aula”, dice Maurizio Baccarella. Che aggiunge: “E visto che presentiamo un ddl per sanzionare, con 10 giorni di sospensione e 20 se recidivi, i pianisti che recitano in aula”.
Il presidente del Senato, Pietro Grasso, non chiude le porte al voto palese: “Se c’è la possibilità di cambiare il regolamento  le forze politiche possono trovare la forza di cambiarlo e non sarà il presidente del Senato a impedire questo”.

 

Alessio Perigli

 

 

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