ROMA – Il centrodestra respinge le accuse sulla gestione dell’ordine pubblico sugli scontri di piazza a Pisa e fa quadrato attorno alle forze di polizia. Ieri in un incontro al Viminale con i segretari di Cgil, Cisl e Uil e il capo della Polizia, Vittorio Pisani, Piantedosi ha evidenziato come sia a Pisa che a Firenze gli incidenti sono avvenuti perché i manifestanti “si sono sottratti ai reiterati tentativi di mediazione da parte di personale della Digos” ed hanno anche provato a “forzare il blocco delle Forze di polizia venendo volutamente a contatto con i reparti mobili”, ha detto. Il ministro dell’Interno riferirà giovedì prossimo alle Camere sulle cariche avvenute a Pisa durante il corteo pro-Palestina nei confronti di un gruppo di studenti.
Piantedosi ha poi ribadito “la massima fiducia” nei confronti degli agenti e si è opposto a chi strumentalizza la vicenda per “motivi di natura politico elettorale”. I sindacati avevano chiesto un confronto al titolare del Viminale dopo le cariche ai cortei pro palestina. A Pisa, dove dieci minorenni sono finiti all’ospedale, è in corso l’inchiesta della Procura che indaga per violenza privata e lesioni volontarie e che “farà luce sull’accaduto grazie alla documentazione e al materiale video della Digos”, ha detto Piantedosi.
Di nuove regole sulla gestione delle piazze invece non si è parlato sul tavolo con i sindacati e nemmeno di codici identificativi o body cam su ogni divisa per gli agenti di polizia. La posizione del centrodestra è chiara anche in risposta agli attacchi dell’opposizione e soprattutto dopo agli avvertimenti del presidente della Repubblica che ha rimarcato il fallimento dei “manganelli” usati contro i più giovani. Le parole di Mattarella sono da condividere totalmente, anche quando pone l’attenzione su “insulti e interventi privi di contenuto”, ha detto Piantedosi poi nel corso di un’informativa in Consiglio dei ministri.