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HomePolitica Sardegna, Todde nuova presidente
“Il campo largo è la strada giusta”

Regionali in Sardegna
Todde è la nuova presidente
"M5S-Pd? È la strada giusta"

Sconfitto il candidato Truzzu

Salvini: "Governo assolutamente saldo"

di Giulia Chiara Cortese27 Febbraio 2024
27 Febbraio 2024

Giuseppe Conte, Alessandra Todde e Elly Schlein a Cagliari | Foto Ansa

CAGLIARI – Nonostante lo spoglio sia ancora in corso, ormai è fatta. Sarà Alessandra Todde la nuova governatrice della regione Sardegna, la deputata M5S sostenuta dai pentastellati e dal Pd. La svolta per il campo largo è arrivata stanotte: uno spoglio durato più di 24 ore e che attende ancora l’esito degli ultimi seggi. Se ci sarà la conferma definitiva, si tratterebbe della prima vittoria dell’alleanza tra i leader Conte e Schlein, commentata dalla stessa Todde come “l’unica strada percorribile”. 

Todde: “La Sardegna ha risposto ai manganelli con le matite”

Una vittoria che vedrebbe l’affermarsi del “primo presidente donna della Sardegna”, come sottolineato da Todde, che rompe “dopo 75 anni un tetto di cristallo”. Classe 1969, originaria di Nuoro, ha vissuto tra l’Italia e l’estero, lavorando in otto paesi diversi, tra cui Stati Uniti e Olanda. Da sempre sostenitrice del Movimento, nel secondo governo Conte ha ricoperto il ruolo di sottosegretaria allo Sviluppo economico. “La Sardegna ha risposto ai manganelli con le matite”, ha affermato Todde nel corso della conferenza stampa di questa mattina.

Schlein: “C’era chi non ci scommetteva”

“Il vento sta cambiando”. Per la segretaria del Pd Elly Schlein “quella che si profila è una vittoria dei sardi anzitutto”, dopo il suo arrivo nella sede elettorale di Cagliari. “C’era chi non scommetteva neanche che arrivassimo fino a qui”, commenta poi Schlein, a cui si aggiungono le parole del leader dei 5stelle: “questo è il vento nuovo della Sardegna”, che “spira dalla Sardegna verso il continente”. Per Conte questa “è una sconfitta personale di Meloni”, ha spiegato.

Il risultato anima il confronto nel centrodestra
Resta a bocca asciutta Paolo Truzzu, il candidato del centrodestra sconfitto. “Abbiamo perso davvero per uno ‘sputo’, circa duemila voti su 750mila sardi che sono andati a votare. La responsabilità della sconfitta è solo mia”. Ad attenderlo un nuovo incarico in Consiglio regionale. I timori di un effetto domino agitano, però, la maggioranza nazionale, che potrebbe fare i conti con nuovi equilibri elettorali, soprattutto in vista delle prossime regionali in Abruzzo e delle europee di giugno. Ma Tajani smentisce qualsiasi frizione: “Se cambieranno gli equilibri dopo il voto sardo? Non cambia nulla, né nella maggioranza né nel governo”.

Salvini: “Con un cambio in corsa del candidato è più difficile vincere”

“Il governo è assolutamente saldo. Dopo cinque sconfitte consecutive mi fa piacere sapere che la Schlein almeno abbia dormito contenta stanotte”, afferma il leader della Lega Matteo Salvini, commentando i risultati del voto in Sardegna. “Quando cambi un candidato in corsa è più complicato. Ma non sarò mai quello che, quando le cose vanno bene, è merito mio e quando le cose vanno male è colpa degli altri”, aggiunge Salvini. Per il Carroccio un notevole calo di consensi: dall’11% del 2019 a meno del 5%, superato anche da Forza Italia. Il leader leghista, ieri sera, ha annullato un’intervista a Quarta repubblica. Un momento delicato anche per la leadership del suo partito, con il confronto sempre più solido con il governatore del Veneto Luca Zaia. Un confronto che potrebbe avere riflessi anche all’interno della compagine di governo.

 

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