ROMA – Contrasto alle frodi, responsabilizzazione degli enti attuatori, ma anche alloggi universitari, incentivi per Transizione 5.0, pubbliche amministrazioni, reclutamento di magistrati ordinari, sanità digitale. Gioca a tutto campo l’ultima bozza del nuovo decreto legge Pnrr. Il provvedimento è atteso per il pomeriggio di oggi, lunedì 26 febbraio, in Consiglio dei Ministri e conterrà anche nuove misure in tema di sicurezza del lavoro.
Sono 48 gli articoli contenuti nella prima bozza del testo, che include anche la clausola taglia-fondi e i poteri sostitutivi per le amministrazioni che ritardano gli investimenti del Pnrr, la riscrittura dei finanziamenti per il nuovo Piano e per le opere definanziate e un amplissimo ventaglio di norme che spaziano dagli appalti al potenziamento degli organici.
Un puzzle di finanziamenti
Sul fronte finanziario, servono 9,4 miliardi per accompagnare le nuove misure inserite nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Per i progetti non inclusi nel Pnrr, ma che devono essere finanziati attraverso altre risorse come promesso dal Governo, sono stati raccolti 3,5 miliardi di euro. Questi fondi si aggiungeranno alle fonti nazionali di sovvenzione precedentemente attivate per i progetti già esistenti al di fuori del Pnrr. Si prevede di finanziare queste misure in modo più conveniente utilizzando il Next Generation EU. Le sovvenzioni saranno raccolte attraverso il Fondo di Sviluppo e Coesione e il Piano Nazionale Complementare, contribuendo così alla copertura delle risorse necessarie.
I poteri sostitutivi
L’articolo 2 stabilisce, inoltre, che ai soggetti attuatori del Piano, quali amministrazioni, enti locali o società titolari di servizi pubblici, è richiesto di aggiornare sulla piattaforma ReGis “il cronoprogramma procedurale e finanziario di ciascun programma e intervento aggiornato alla data del 31 dicembre 2023, con l’indicazione dello stato di avanzamento alla predetta data”. In caso di disallineamenti, la Struttura di missione Pnrr a Palazzo Chigi chiederà chiarimenti da fornire entro al massimo 21 giorni, pena lo scatto dei poteri sostitutivi.
Un nuovo Commissario per gli alloggi universitari
Nella bozza spunta l’ipotesi di un Commissario ad hoc per centrare l’obiettivo del Pnrr di 60.000 posti letto per gli studenti entro giugno 2026. Per l’housing universitario, è previsto l’ampliamento della platea dei soggetti attuatori della misura, includendo quelli pubblici. Nella bozza è contenuta anche una semplificazione del regime in tema di cambi di destinazione d’uso degli immobili da dedicare a residenze universitarie, con un vincolo non inferiore a 12 anni.
Dal primo ottobre patente a punti per la sicurezza sul lavoro
La bozza del Pnrr, inoltre, prevede, una patente a punti per la sicurezza 2024, in arrivo dal primo ottobre 2024. Sono tenuti al possesso della patente le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili. Escluse le aziende in possesso dell’attestato di qualificazione Soa, che autorizza un’azienda del settore delle costruzioni a concorre alle gare d’appalto pubbliche . La patente è rilasciata dall’Ispettorato nazionale del lavoro dopo l’iscrizione alla camera di commercio e parte da trenta crediti. Ne saranno decurtati 20 in caso di incidente mortale e di 15 punti se l’incidente determina un’inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale.