PARIGI – Un altro tavolo sugli ostaggi israeliani a Gaza, questa volta in Francia e alla presenza del direttore della Cia, William Burns. Il vertice dell’intelligence statunitense, in arrivo a Parigi il 23 febbraio, cercherà di fare il punto sui negoziati che nei giorni scorsi si sono tenuti al Cairo tra i delegati di Hamas, gli ufficiali dell’intelligence egiziana e i diplomatici israeliani da Tel Aviv. Benny Gantz, ministro del governo israeliano, ha parlato di “segni che puntano verso qualche passo avanti per un accordo” sul rilascio, o lo scambio, di ostaggi. Intanto, al G20 dei ministri degli Esteri in corso a Rio de Janeiro si tenta di appianare le tensioni internazionali, dopo il veto Usa al Consiglio di Sicurezza dell’Onu sulla risoluzione sul cessate il fuoco a Gaza e la definizione del conflitto in corso, da parte del presidente brasiliano Lula, come “genocidio”.
Bombe su Rafah, rappresaglia in Cisgiordania
L’offensiva dell’esercito israeliano continua ad avanzare verso il confine estremo di Rafah, in una serie di bombardamenti che colpisce anche aree prima indicate come sicure. Secondo il sito indipendente israeliano HaMakom, anche dieci ostaggi sarebbero stati uccisi sotto i missili israeliani. Al 138esimo giorno di guerra, altre 67 vittime palestinesi si sommano alla conta dei morti, il cui bilancio sale a 29.410, stando al ministero della salute di Gaza.
Rappresaglia in Cisgiordania, dove tre palestinesi armati hanno aperto il fuoco contro un posto di blocco vicino a Maaleh-Adumim, città coloniale israeliana. I tre attentatori, dopo aver ucciso un colono israeliano e averne feriti altri otto, sono stati uccisi. “Una reazione naturale”, l’ha definita Hamas sul suo canale Telegram, alludendo alle violenze dei coloni israeliani nella regione occupata.
Tajani denuncia le violenze dei coloni
Su queste “violenze” si è espresso anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani: “Tutto l’Occidente – ha affermato Tajani al forum Ansa – ha detto a Israele di stare attenti ai coloni estremisti che nel West Bank si comportano con una violenza insopportabile". A Israele il responsabile della Farnesina sporge un invito alla “proporzionalità nella reazione” militare, “tenendo presente che il popolo palestinese non è Hamas e Hamas non è il popolo palestinese”.
Il report sugli abusi sessuali di Hamas sugli ostaggi a Gaza
È stato pubblicato da un’associazione di assistenza alle vittime di violenze sessuali israeliana un vasto report sulle “violenze sessuali, parte integrali dell’attacco” di Hamas del 7 ottobre. Secondo il rapporto, gli abusi sarebbero stati di “evidente intenzionalità e sistematicità”. Tra le violenze si citano menomazioni ai genitali, “sadiche sevizie” a sfondo sessuale, fino all’esecuzione della vittima.