ROMA – Nell’ambito del Pnrr alla fine del 2023 l’Italia aveva speso 45,65 miliardi di euro. Meno della metà dei fondi ricevuti. Questa è la cifra che è emersa dalla bozza della relazione semestrale sullo stato di attuazione del piano, esaminata durante la cabina di regia sul Pnrr che si è svolta questa mattina a Palazzo Chigi. Presieduta dal ministro per gli Affari europei, per le politiche di coesione, il Sud e il Pnrr Raffaele Fitto, la cabina di regia ha visto la partecipazione di tutti i ministri competenti, i rappresentanti della Conferenza delle Regioni e Province autonome, l’Anci e l’Upi.
Nel dettaglio, lo scorso anno sono stati spesi 21,1 miliardi contro i 40,9 indicati l’anno precedente nella Nadef, la nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza. L’Italia, si legge sempre nella bozza, finora ha ricevuto 102,5 miliardi di euro sui 194,4 complessivi. Nel 2024 gli obiettivi associati alla sesta rata pari a 9,6 miliardi sono 39 e 74 gli obiettivi e traguardi connessi alla settima rata, pari a 19,6 miliardi di euro.
Il parere di Bruxelles e le reazioni
Intanto, Roma si scopre prima per numero di target centrati e risorse incassate. Secondo la valutazione di medio termine della Commissione europea emersa ieri infatti, l’Italia nell’Ue è il Paese che ha soddisfatto il numero più alto di traguardi del Pnrr: 178 su 527 impegni presi. “Un riconoscimento importante del lavoro di squadra fatto finora”. Lo ha dichiarato il ministro Fitto, il quale si è espresso positivamente in merito, sottolineando come “Il rapporto conferma che l’attuazione del Pnrr italiano va avanti con grande efficacia e rapidità”.
Soddisfatta anche la presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni: “I tanti obiettivi centrati finora ci rendono fieri e ci incoraggiano a dare sempre di più. Nell’interesse dell’Italia e degli italiani”. La premier ha ricordato però che “il lavoro non è finito” e che c’è ancora molto da fare”.
Rispetto all’attuazione dei target del piano, dietro l’Italia si posizionano la Spagna, con 121 su 416 traguardi e obiettivi e la Croazia con 104 su 372. Italia e Spagna, in particolare, sono i due Paesi ad avere i maggiori fondi con il Pnrr tra prestiti e sovvenzioni. Degli 800 miliardi complessivi sono stati chiesti rispettivamente 194,4 miliardi dall’Italia e a 163 miliardi dalla Spagna. L’Italia appare invece nella media europea rispetto alla crescita ulteriore dell’economia attesa grazie al piano.