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Tav: nuovo incendio contro le aziende. Lupi: “Risarcimenti dal fondo degli attentati di mafia”

di Anna Serafini13 Settembre 2013
13 Settembre 2013

Un nuovo incendio doloso divampa nelle proprietà delle aziende coinvolte nella costruzione della Tav. Giovedì mattina all’una, è stata la volta dell’Italcoge, l’azienda di Ferdinando Lazzaro, impegnata già nella cantierizzazione dell’alta velocità. Nella cava di Gravate, Torino, è stato dato alle fiamme un cassettone contenente materiale plastico. Il fatto criminoso è avvenuto due ore dopo l’intervista tv a Virus, in cui il costruttore ha raccontato la sua storia di imprenditore della Val di Susa, vittima di aggressioni fisiche alla sua persona, insulti e ingiurie alla famiglia, incendi alle proprietà.

“È la più classica delle ritorsioni, in perfetto stile mafioso”, ha commentato Stefano Esposito, senatore del Pd, oppositore del movimento anti-tav. Lo stesso Lazzari, nell’intervista di Nicola Porro, aveva parlato di “un’escalation di violenza” che somiglia ad “azioni terroristiche vere e proprie: non si bruciano camion alle imprese”.

Quello subìto dalla Italcoge è il tredicesimo attentato da luglio. Tre giorni prima, l’azienda Imprebeton ha perso, tra le fiamme di un altro attacco incendiario, ben sette mezzi. Un danno da circa un milione di euro. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, incontrando il commissario di governo per la Torino-Lione, Mario Virano, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi, si è detto “preoccupato per le violenze in atto” nel Chiomonte e ha chiesto al governo di individuare gli strumenti per sostenere le aziende vittime di soprusi.

“Alla luce di questa situazione – ha ribadito Esposito alla notizia del dolo presso la cava dell’Italcoge – credo sia necessario che il ministro Lupi estenda le tutele antimafia anche alle imprese della Val Susa”. “D’intesa con il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, abbiamo proposto di allargare alle imprese che lavorano per opere di interesse nazionale e subiscono danni il fondo risarcimenti già previsto per le ditte vittime di attentati della criminalità organizzata”, ha dichiarato il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ai microfoni del Tg2. Da lui, il no ai 22 sindaci anti-Tav che vorrebbero nuovi incontri per discutere della linea: “il luogo di questo confronto c’è già, l’Osservatorio sulla Torino-Lione, che ha fatto 208 incontri e audizioni”, ha risposto il ministro, auspicando che “la protesta contro la costruzione di una nuova linea ferroviaria ad alta velocità si svolga nei limiti e nelle forme consentite dalla legge”. Anche da Cgil la condanna. Gli atti di violenza “non sono tollerabili, qualunque sia l’opinione sull’opera atti di sabotaggio e intimidazioni nei confronti di lavoratori e imprese, che peraltro ledono anche il diritto di chi è impegnato nel cantiere di lavorare in sicurezza”.

Anna Serafini

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