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HomeCronaca Smog, Milano in vetta: è la più inquinata al mondo

Allarme smog a Milano
È prima tra le metropoli
con l'aria più inquinata

Il report di IqAir lancia l'allarme

Tra le cause l'agricoltura intensiva

di Lorenzo Urbani19 Febbraio 2024
19 Febbraio 2024

Panoramica di Milano immersa nello smog | foto Pixabay

MILANO – In Pianura Padana l’aria è diventata irrespirabile. Le concentrazioni di agenti inquinanti nell’atmosfera sono ben sopra il livello di controllo. Nella giornata di domenica 18 febbraio, secondo i rilevamenti dell’azienda svizzera IqAir – che rileva la qualità dell’aria nel mondo – Milano è risultata la terza città più inquinata del mondo, preceduta da Dacca in Bangladesh e Lahore in Pakistan. Questa mattina invece, 19 febbraio, il capoluogo lombardo è in prima posizione tra le metropoli più inquinate. Aria talmente irrespirabile che IqAir consigliava ai cittadini milanesi di evitare attività fisica all’aperto, di non aprire le finestre, di indossare una mascherina e di utilizzare i purificatori d’aria.

Milano è al primo posto tra le città più inquinate al mondo con il valore di 177 | grafico IqAir

Nella mappa di IqAir, Milano viene identificata da un bollino di colore rosso – punteggio di 199 – che segnala aria “non salutare”. Indicando inoltre una concentrazione di PM2.5, una tipologia di polveri sottili particolarmente fine e sospesa nell’aria, 29,7 volte superiore al valore guida annuale della qualità dell’aria indicato dall’Oms. Il sindaco di Milano Beppe Sala ha attaccato duramente l’allarme lanciato, parlando di una “notizia di un ente privato che non ha titolarità”.

Le cause dello smog, il 54% è prodotto da riscaldamento e allevamenti

Sono molteplici le cause del rialzo dei valori inquinanti nell’aria. Le scarse precipitazioni e le temperature sopra la media stagionale delle ultime settimane hanno contribuito ad aggravare la concentrazione dello smog nella Pianura Padana. A ciò si aggiunge l’effetto della densa presenza umana sul territorio insieme agli allevamenti e coltivazioni intensive. Si stima infatti che il 54% delle particelle sottili PM2.5 sia generato dal riscaldamento domestico e dagli allevamenti mentre solo il 15% è attribuibile ai trasporti. Nell’area padana, l’agricoltura rappresenta la principale fonte di emissioni di ammoniaca, contribuendo fino al 97% del totale. A sua volta l’ammoniaca è la prima fonte responsabile della formazione delle cosiddette Pmi, le polveri sottili che inquinano le città del Nord.

Secondo i dati pubblicati da Copernicus, invece, a causare lo smog nella Pianura Padana sono: la posizione geografica, il traffico dei veicoli e l’alta densità di popolazione. Solamente al terzo posto troviamo gli allevamenti e l’agricoltura intensiva.

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