ROMA – Inizia con l’invito a “garantire un percorso di riequilibrio dei conti pubblici e del rapporto debito-Pil” l’anno giudiziario della Corte dei Conti, questa mattina 13 febbraio, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un invito che arriva dal presidente Guido Carlino, che si coniuga con quello di non prorogare lo “scudo erariale”, ovvero il meccanismo che permette di sollevare da responsabilità contabili in caso di colpa grave.
Nonostante la condivisione del percorso di riforma, Carlino ha sottolineato nella sua relazione la necessità della Corte di “operare con imparzialità, indipendenza e terzietà”. Concludendo, il presidente ha ribadito la necessità di guardare al futuro: “Sono infatti all’orizzonte significative riforme previste nel Pnrr, tra cui quelle della Pubblica Amministrazione e della contabilità pubblica – ha detto -. È auspicabile un assetto procedurale in linea con gli standard internazionali”.
Proprio sul Pnrr è tornato invece il procuratore generale della Corte, Pio Silvestri, che ha parlato di “diverse segnalazioni di irregolarità, utilizzo non corretto dei fondi da parte dei soggetti attuatori, oltre a ritardi significativi o irregolarità nella percezione dei contributi”.