BRUXELLES – Dalle commissioni Mercato Interno e Libertà civili, giustizia e affari interni del Parlamento europeo arriva il via libera all’accordo sull’IA Act, la prima legge europea e mondiale sull’Intelligenza Artificiale. Obiettivo del testo è garantire che diritti, democrazia, sostenibilità ambientale e tematiche di fondamentale interesse civile non vengano messe a repentaglio dall’IA ad alto rischio.
La normativa, approvata con 71 voti favorevoli, 8 contrari e 7 astenuti, detta obblighi per sviluppatori e fornitori di sistemi di IA a seconda del rischio potenziale e del livello di impatto. Dal punto di vista pratico, introduce delle restrizioni nell’uso della tecnologia di riconoscimento facciale e vieta alcune pratiche come il social scoring, il riconoscimento delle emozioni nei luoghi pubblici e i sistemi di categorizzazione biometrica basate su dati sensibili come credo politico, filosofico e religioso. Il testo vieta anche la creazione di banche dati di profilazione, basate sulla raccolta mirata di immagini da Internet o da filmati di telecamere a circuito chiuso.
Le società che non rispettano le indicazioni dell’IA Act rischiano multe che vanno da 35 milioni di euro o il 7% del fatturato globale a 7,5 milioni o l’1,5% del fatturato, a seconda della violazione e delle dimensioni dell’azienda. Ad applicare la legge su base nazionale se ne occuperanno le autorità competenti, mentre l’approvazione definitiva si avrà nella plenaria del prossimo aprile.