SANREMO – È polemica a Sanremo. Angelina Mango ha vinto il 74esimo Festival della Canzone Italiana di Sanremo con il brano ‘La Noia’, ma solo grazie al voto della stampa che ha ribaltato il successo incredibile al televoto di Geolier con ‘I’ p’ me, tu pe’ te’, che arriva secondo. Al terzo posto una delusissima Annalisa con ‘Sinceramente’, al quarto Ghali con ‘Casa mia’, al quinto Irama con ‘Tu no’. Ad attaccare Mango il rapper Frankie Hi-Erg: “Angelina vincente per mano casta mediatica”.
La serata ha registrato un incredibile 74,1 di share con 14 milioni 301 mila spettatori. All’inizio c’è stato qualche problema con il televoto ma poi il traffico è stato smaltito.
Fiorella Mannoia per la canzone ‘Mariposa’ ha ottenuto il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo, assegnato dalla Commissione Musicale. Angelina Mango per ‘La Noia’ si è aggiudicata il Premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale, assegnato dall’Orchestra del festival.
Il premio Città di Sanremo è andato a Pippo Banistreri, direttore di palco di ben quarantuno festival.
Fiorello grande mattatore della serata
Ieri sera si è concluso il sodalizio vincente tra il conduttore del festival Amadeus e lo showman Fiorello, suo amico di vecchia data. Il co-conduttore ha dato il meglio di sé ballando come Michael Jackson con la Compagnia di danza hi-tech Kiev sul mash-up di Billie Jean e Vecchio Frack di Domenico Modugno. “Quest’uomo ha fatto cose incredibili, sta facendo cose staordinarie – si complimenta a fine performance con Amadeus – tu hai fatto il 67%: non sei più un partito, sei una coalizione da solo. Questo vince le europee e si prende l’Eurofestival, state attenti”. Dopo cinque edizioni di fila, infatti, il conduttore sembra pronto a lasciare lo scettro. “È il nostro ultimo festival”, ricorda Fiorello mentre il pubblico urla ‘noooo’. “Ha bisogno di riposo, perché quando finirà andrà a fare i Soliti ignoti, i “Pacchi”, il capodanno di Rai1, l’Arena Suzuki”.
Fiorello ha ironizzato sulle polemiche dei marchi griffati indossati da John Travolta e Russell Crowe. “Vedi questo vestito? Giorgio Armani! Dicono che facciamo la pubblicità occulta, ho fatto quella palese”. Ha chiesto anche ad Amadeus quale stilista indossa: “Gai Mattiolo”. Al termine della serata i due amici se ne sono andati dal Teatro Ariston su una carrozza a forma di zucca bianca come in una favola.
Lo stop al genocidio di Ghali e la bandiera anti-discriminazioni dei La Sad
A parte i ringraziamenti dei cantanti, non sono mancati gli appelli per il cessate il fuoco nella guerra tra Israele e Gaza. “Stop al genocidio”. Sono le parole sussurrate da Rich Ciolino, il pupazzo alieno protagonista del pezzo in gara ‘Casa mia’, all’orecchio di Ghali alla fine della sua esibizione. Bandiere per cessate il fuoco e stop al genocidio sono apparse tra il pubblico durante l’esibizione di Tedua, che in collegamento dalla nave da crociera, al largo di Sanremo, cantava ‘Red Lights’. Tutto ciò ha sollevato altre polemiche. L’ex ministro delle telecomunicazioni Maurizio Gasparri attacca i vertici Rai: “L’azienda si scusi con Israele”. Anche l’ambasciatore israeliano questa mattina ha polemizzato contro gli artisti che hanno espresso posizioni pro-Palestina: “Ritengo vergognoso che il palco del Festival di Sanremo sia stato sfruttato per diffondere odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile”.
Il ricordo delle foibe su ‘Io che amo solo te’ di Sergio Endrigo
Il festival ha ricordato le foibe con ‘Io che amo solo te’ di Sergio Endrigo suonata dall’orchestra del Teatro Ariston. Endrigo, nato a Pola, nel 1947 diventò profugo a causa della cessione dell’Istria alla Jugoslavia. Amadeus ha ricordato che a Trieste è stato inaugurato un treno del ricordo per ripercorrere il viaggio degli esuli.
Il Bolero di Roberto Bolle
Splendido il balletto di Roberto Bolle accompagnato da 18 ballerini del Béjart Ballet Lausanne nel Bolero di Maurice Ravel, per la prima volta alla televisione italiana. Questa settimana il ballerino ha celebrato i suoi venticinque anni di artista ospite della Royal Opera House di Londra.
Gigliola Cinquetti festeggia i sessant’anni di Non ho l’età
Tributo anche per Gigliola Cinquetti che ha cantato la sua indimenticabile ‘Non ho l’età’, canzone che compie sessant’anni (1964). “Non riesco a dirvi cosa vuol dire per me cantare questa canzone dopo tutto questo tempo – ha ammesso la cantante – se n’è andata per conto suo, fra la gente, è diventata della gente, adesso è come se fosse tornata a casa”. E ha aggiunto: “Sanremo è la casa di noi italiani, piena di colori, di suoni e di affetti, e questa di ondata di amore non è casuale, credo che cresca nei momenti difficili”.