WASHINGTON – “La mia memoria è a posto”. Così ha esordito il presidente degli Usa Joe Biden durante una conferenza stampa, rispondendo così alle accuse nate dopo la pubblicazione del rapporto del procuratore speciale Robert Hur in cui viene descritto come “un anziano con buone intenzioni e scarsa memoria”. “Guardate quello che ho fatto da quando sono presidente” ha aggiunto Biden che scherzando con un reporter di Fox news ha detto “ho una cattiva memoria perché ti ho fatto fare la domanda”.
A proposito dell’indagine sulla gestione delle carte segrete quando era vice presidente sottolinea di “non aver mai diffuso informazioni classificate” mentre Hur ha concluso che il presidente non ha commesso nessun reato. “Avrei dovuto prestare più attenzione a compresidente e quei documenti venivano gestiti”, ha ammesso Biden ribadendo però di non aver “infranto la legge” e di aver “collaborato con la giustizia, deponendo per cinque ore in due giorni, l’8 e il 9 ottobre, all’indomani dell’attacco di Hamas contro Israele, quindi nel bel mezzo di una crisi internazionale”.
Il presidente passa subito all’attacco del candidato repubblicano ed ex inquilino della Casa Bianca Donald Trump che “al contrario ha mentito e non ha collaborato”.