ROMA – “La strada per l’amministrazione straordinaria è aperta. I commissari sono pronti”. Con queste parole il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha tracciato, in audizione al Senato, il destino dell’ex Ilva di Taranto. L’annuncio del ministro all’aula di Palazzo Madama arriva al termine del suo intervento in commissione Industria, dove sono in esame i decreti sull’impianto. Urso ha aggiunto che, prima di procedere in questa direzione, sarà necessario “il confronto con gli azionisti, che è tutt’ora in corso”.
Qualunque soluzione, tuttavia, evidenzia il ministro, deve “garantire il rilancio produttivo, occupazionale e la riconversione ambientale” oltre alla “messa in salvaguardia dei crediti delle imprese”.
In conclusione Urso si è dichiarato “stupito” dell’assenza in audizione di Morselli, amministratore delegato di Acciaierie d’Italia, che avrebbe dovuto essere in aula per dare le informazioni richieste dal Parlamento. “Informazioni” che, evidenzia il ministro del Made in Italy, “non sono state date neanche al socio pubblico e ai commissari titolari degli impianti”.