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HomeSport Riforma della Serie A, Figc boccia proposta Casini: “No a modello della Premier”

Riforma della Serie A
la Figc boccia la Lega
"No a modello della Premier"

Gravina: non ci sono i presupposti

L'11 marzo Assemblea Straordinaria

di Giulia Mutti07 Febbraio 2024
07 Febbraio 2024

Presidente della Federazione Italiana Calcio (FIGC), Gabriele Gravina. | Foto Ansa

ROMA – Il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, la Figc, Gabriele Gravina, boccia la proposta della Serie A avanzata lunedì scorso dal presidente della Lega, Lorenzo Casini. La richiesta riguardava una maggiore autonomia del campionato sul modello della Premier League. Sullo sfondo la riforma del sistemo calcio italiano e l’11 marzo che si avvicina. In quella data  l’Assemblea Straordinaria per provare a modificare lo Statuto.

“Il sistema federale della Lega così com’è organizzato, non è adeguato al raggiungimento degli obiettivi. C’è bisogno di una maggiore autonomia; per questo, l’assemblea ha deciso di andare verso il modello organizzativo inglese della Premier”, ha rimarcato il presidente della Lega. Non è la prima volta che Casini interviene sull’argomento.

Critica la risposta del numero uno della Federazione Italiana Calcio. “Quando si lanciano questi proclami, bisogna stare attenti”, avverte. La Premier League ha, infatti, ventuno azioni, delle quali venti appartengono ai club, mentre, la ventunesima spetta alla federazione. Secondo Gabriele Gavina, non ci sarebbero i presupposti per un impegno del genere. “Dobbiamo concentrarci su attività che facciano bene al calcio. Questa proposta è una distrazione di massa”, ammonisce il presidente. “Centrale non è la riforma dei campionati ma una riforma che ci faccia star bene insieme. Il calcio deve trovare sostenibilità e darsi regole”, aggiunge.

Secondo Gravina sono due, poi, gli asset principali sui quali deve investire il mondo del calcio: “I vivai e le infrastrutture, in questo dobbiamo cercare investimenti concreti”. Critiche anche per il decreto crescita cancellato a fine dicembre scorso. “Non era adeguato al calcio italiano”, ha ribadito il numero uno della Figc. Nel frattempo nelle prossime settimane proseguiranno i tavoli tra le componenti per arrivare a una sintesi prima dell’11 marzo con il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, la Lnd, Giancarlo Abete, che individua nell’assemblea “un elemento di confronto e non di divisione del calcio”.

 

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