ROMA – Centinaia di trattori circondano la Capitale, mentre un altro centinaio blocca l’ingresso del Parlamento Europeo di Strasburgo. Con i parlamentari asserragliati dentro l’Eurocamera, dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, arrivano i primi segnali concreti di distensione verso chi manifesta. Dalla Plenaria del Pe, la presidente promette che ritirerà la proposta di regolamento sui pesticidi, oltre a nuovi incentivi e sussidi. Due dei punti cardine dietro la marcia dei trattori. “Una nuova proposta, più matura” sarà fatta in futuro, spiega. Nel nostro Paese, intanto, un distaccamento autonomo di agricoltori avanza verso Sanremo – dove probabilmente saranno ospitati, venerdì 9 febbraio, sul palco dell’Ariston – mentre le ruote dei mezzi agricoli diretti a Roma non si fermano.
Il fronte degli trattori italiani
Per Danilo Calvani, leader di Cra/Agricoltori Traditi, lo stop alla risoluzione sui pesticidi “è un punto di apertura importante, la prima proposta parzialmente positiva nell’ultimo periodo. Non condividiamo – continua Calvani sui nuovi incentivi proposti – l’idea di dare più soldi a chi lascia i terreni incolti. La nostra protesta va avanti. Chiediamo l’annullamento di tutti i patti bilaterali con Paesi extra Ue che ci stanno uccidendo”. E la protesta, quindi, è destinata a continuare.
“L’obiettivo è fare una grande manifestazione a Roma venerdì, o al massimo sabato 10 febbraio” spiega a QN Salvatore Fais, co-fondatore del Coordinamento Riscatto Agricolo, appena uscito dalla Questura capitolina. Nel resto della Penisola si annunciano diverse manifestazioni, dalla Valle d’Aosta alla Puglia. Ma tra gli agricoltori manca un fronte comune.
La Commissione europea ritira la proposta legislativa sui pesticidi.
Evviva gli agricoltori, i cui trattori stanno costringendo l’Europa a rimangiarsi le follie imposte dalle multinazionali e dalle sinistre!— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) February 6, 2024
A unirsi alla soddisfazione degli agricoltori, anche parte della politica italiana. Matteo Salvini, ministro dei Trasporti e leader della Lega, scrive su X: “Evviva gli agricoltori, i cui trattori stanno costringendo l’Europa a rimangiarsi le follie imposte dalle multinazionali e dalle sinistre”.
Le scelte dietro la risoluzione europea
Un ritiro che per il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, è il gesto concreto di una “Commissione Ue” che “recepisce le proposte dell’Italia”, e che conclude definendo il pacchetto sui pesticidi il risultato di “un approccio ideologico sul tema”. Dietro la scelta di ritirare il pacchetto legislativo da parte di von der Leyen c’è anche l’intenzione di fermare una protesta che sta paralizzando i trasporti di tutta l’Unione, senza far eclissare la prospettiva, nelle parole della presidente, di “un’argomentazione commerciale valida per le misure di miglioramento della natura”