Germania, Francia, Svizzera ma anche Italia. L’annuale classifica dei super-ricchi del globo non è certo avara di sorprese. Perché, a dispetto della crisi e dei dubbi sulla ripresa dell’economia europea, i “Paperoni” di casa nostra non solo non cedono il passo ma aumentano rispetto all’anno scorso. Secondo i dati rilasciati dall’UBS, la più grande banca privata del mondo, L’Italia è il quinto paese continentale per numero di miliardari, subito dopo i grandi colossi finanziari ma davanti a nazioni industriali di prima fascia, come la Spagna.
Ricchi d’Italia. Oltre duemila (2075, per l’esattezza) i nostri connazionali con un patrimonio personale stimato che supera quota 30 milioni di dollari (23 milioni di euro); numeri in crescita del 7% rispetto al 2012; sommati darebbero una ricchezza totale pari a 178 milioni di euro. Roma è la capolista tra le città italiane, al nono posto tra le grandi città europee con 1195 moderni Re Mida (al primo posto troviamo la city, Londra, con i suoi 6mila ultra-ricchi). In totale, secondo il Rapporto, nel 2013 è stata toccata la cifra record di 199.235 miliardari su scala mondiale, cui corrisponde una ricchezza complessiva di 28mila miliardi di dollari (praticamente il Pil dell’Italia).
Aumenti e flessioni. In Nord America i “Paperoni” sono oltre 70mila, mentre in Cina e Brasile si è registrato a sorpresa un rallentamento. Numeri che, invece, crescono (e non poco) nel vecchio continente: quasi 18mila i ricconi di Germania (+13% rispetto all’anno scorso) che consegnano ai tedeschi la leadership europea; completano il podio Gran Bretagna e Svizzera. Ma la tendenza al rialzo è una nota comune che riguarda anche Paesi ancora in crisi (come Grecia e Portogallo).
Alzando il tiro e volando sopra il miliardo di dollari, sono circa 2mila quelli con un patrimonio a dieci cifre.
Fuori i nomi. Ma chi sono? A fare i nomi ci pensa la rivista “Forbes”: in testa si conferma Carlos Slim, il magnate messicano delle telecomunicazioni, con 73 miliardi di dollari; lo seguono il fondatore ed ex amministratore delegato di Microsoft, Bill Gates (67 miliardi) e il patron di Zara, Amancio Ortega (57 miliardi). E in Italia? I “soliti noti” Michele Ferrero, Leonardo Del Vecchio e Miuccia Prada che confermano la propria leadership.
Marcello Gelardini