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HomeEsteri Hamas esamina la richiesta di una tregua: “La fine della guerra è la priorità”

Gaza, la proposta di tregua
Hamas: "La priorità
è la fine della guerra"

Guterres convoca i Paesi donatori

Nuova missione per Blinken in Israele

di Allegra Civai30 Gennaio 2024
30 Gennaio 2024

Una foto del confine della Striscia di Gaza | Foto Ansa

Prosegue la trattativa su ostaggi e tregua. I negoziati avviati da Parigi sono in corso. Il capo di Hamas Ismail Haniyeh ha dichiarato di aver ricevuto la proposta dei mediatori a Parigi e ha confermato che la studierà, affermando, però, che le priorità sono “fermare l’aggressione” a Gaza e il completo ritiro delle forze di occupazione dalla Striscia. Dura, intanto, la reazione di Israele, con il ministro della sicurezza nazionale di Israele Ben Gvir che parla di accordo “irresponsabile” e che “spaccherebbe il governo”. Uno scenario che preoccupa la Casa Bianca, che continua a mediare. Il segretario di stato Usa Antony Blinken, secondo fonti di Gerusalemme, infatti, sarà in visita in Israele sabato prossimo.

Guterres convoca i Paesi donatori

Affermazioni che arrivano in concomitanza con la scelta di convocare i Paesi donatori dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, l’Unrwa. Dopo che 15 stati hanno sospeso il loro finanziamento per i sospetti di collusione con Hamas: alcuni membri dello staff, infatti, avrebbero partecipato agli attacchi del 7 ottobre. A questo proposito l’Unrwa ha già licenziato diverse persone e ha promesso un’indagine approfondita sulle accuse. Da parte sua, il Segretario generale delle Nazioni Unite – Antonio Guterres – ha chiesto agli Stati di “garantire la continuità” dell’agenzia e ha confermato che 12 dipendenti dell’Unrwa a Gaza sono interessati da queste “accuse estremamente gravi”, che sono oggetto delle indagini interne dell’Onu. 

Iran e il rischio di escalation

Si segnalano, intanto, distanze sempre maggiori tra Stati Uniti e Iran alla luce dell’attacco su una postazione americana in Giordania, attribuito dalla Casa Bianca e dal Regno Unito, a gruppi militanti radicali sostenuti da Teheran e che operano in Siria e Iraq. Una situazione che ha portato Usa e Gran Bretagna ad annunciare nuove sanzioni contro l’Iran.

Scambi di accuse tra Israele e Hamas

I tre morti di Jenin provocano tensioni tra Israele e Hamas. L’Idf parla di tre terroristi travestiti e nascosti da medici. Mentre Hamas sostiene che Israele abbia commesso “un crimine vile che non sarà senza risposta”. Sale, infine, il bilancio dei morti. Secondo il Ministero di Gaza, il bilancio dei palestinesi uccisi sale a 26.751.

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