ROMA – Non si fermano le proteste degli agricoltori in Europa. I trattori, divenuti ormai un simbolo delle rivolte, hanno raggiunto quasi tutte le principali città europee, coinvolgendo Francia, Belgio, Germania, Spagna e Italia.
Cosa sta succedendo in Europa
Solo ieri l’arrivo degli automezzi agricoli a Parigi: nel pomeriggio i primi blocchi stradali sulle autostrade che portano alla Capitale. Proprio per questo i leader dei principali sindacati di settore sono stati ricevuti dal premier Gabriel Attal. Attese, intanto, per questo pomeriggio, le dichiarazioni del neo primo ministro francese, che dovrà illustrare la sua linea politica per far fronte alle proteste. Tra i punti più caldi semplificazione burocratica, stop agli aumenti delle tasse sul gasolio e grande distribuzione.
L’iniziativa dei trattori è arrivata anche in Belgio, dove nei prossimi giorni i manifestanti vogliono far scattare l’assedio a Bruxelles. In Germania situazione di tensione ad Amburgo. Molti danni anche in Spagna, dove la Confederazione del trasporto merci ha lamentato perdite provocate dalle proteste degli agricoltori francesi.
Le proteste anche in molte città italiane
Le proteste, intanto, sono arrivate anche in Italia. Proprio questa mattina circa 200 trattori, provenienti da varie località della provincia di Lecce, sono diretti nel capoluogo salentino. Pastori e agricoltori davanti al porto di Cagliari stanno arrivando con i trattori per protestare contro le politiche dell’Unione europea sulle produzioni nelle campagne sarde. In Lombardia ci saranno presidi in varie città, fra cui Brescia, Mantova, Voghera e Melegnano. Iniziata intanto una manifestazione di protesta a Orvieto. 400 trattori anche davanti al casello A-1 tra Sinalunga (Siena) e Foiano della Chiana (Arezzo). Sempre in Toscana, a Grosseto, circa 50 trattori e diversi mezzi pesanti si trovano bloccati su un lato della vecchia Aurelia, oggi strada provinciale 154, mentre tentano di raggiungere il capoluogo dal sud della Maremma. Sui trattori le bandiere italiane e anche la scritta “Sì latte italiano”.
Anche in Calabria, da otto giorni, gli automezzi stanno bloccando la circolazione lungo la statale 106. Proprio sul tratto di strada che collega Botricello e Cropani Marina, un automobilista di 56 anni è morto a causa di un malore improvviso che lo ha colpito mentre era fermo nel traffico per la protesta degli agricoltori. Nonostante i tempestivi soccorsi, l’uomo è morto poco dopo.